È stato il pubblico a sollevare il caso lanciando su Twitter il topic “Respect Taylor Swift”, finché la battuta sessista di Ginny e Giorgia sui fidanzati di Taylor Swift è arrivata fino alla diretta interessata, scatenando una reazione decisa.
La cantautrice ha condannato la battuta sessista di Ginny e Giorgia che la usava come parametro per indicare una donna troppo libertina: “Cosa ti importa? Cambi fidanzati più velocemente di Taylor Swift!” dice l’adolescente Ginny alla madre Georgia nel finale di stagione della serie Netflix, che ha debuttato lo scorso 24 febbraio. Una battuta che riprende un vecchio stereotipo che da sempre accompagna la popstar, ovvero quello di essere troppo volatile in amore e di cambiare partner con gran facilità, vivendo storie che durano pochi mesi o al massimo qualche anno.
Taylor Swift si era già battuta in passato contro critiche simili alla battuta sessista di Ginny & Georgia. La sua intera discografia, fatta perlopiù di canzoni che hanno raccontato le sue storie d’amore e le sue delusioni sentimentali, è stata tacciata di essere soltanto il diario non troppo segreto di una ragazza molto volubile nelle relazioni personali e ispirata musicalmente solo dalle sue vicissitudini amorose (ad esempio, solo per citarne alcune, si dice che I Knew You Were Trouble riguardasse la sua storia con Harry Styles, che il Dear John dell’omonima canzone fosse il cantautore John Mayer e che All Too Well riguardasse Jake Gyllenhaal, alcune delle sue frequentazioni più note).
Lei stessa, nel documentario Netflix Miss Americana dedicato alla sua vita, ha condannato questo stigma che ha segnato la sua carriera per anni, visto che la battuta sessista di Ginny e Georgia, affidata all’adolescente protagonista della dramedy, non è certo la prima in ordine di tempo e ormai nemmeno troppo fantasiosa.
Molto prima di reagire alla battuta sessista di Ginny & Georgia, la Swift ha sempre rimproverato ai media di giudicare le donne punendole per i loro trascorsi sentimentali e di non applicare lo stesso standard agli uomini, visto che nessuno critica i cantanti che mettono il loro vissuto nei propri album. Parlando dell’accusa di scrivere solo canzoni sui suoi ex fidanzati, in passato Taylor Swift ha parlato apertamente di sessismo: “Nessuno lo dice di Ed Sheeran. Nessuno lo dice di Bruno Mars e anche loro scrivono canzoni sulle loro ex, sulle loro attuali fidanzate, sulle loro vite sentimentali. Francamente, questo è un punto di vista molto sessista. Ho una politica personale molto severa per cui non faccio mai nomi. Quindi chiunque dica che una canzone parla di una persona specifica sta puramente speculando“.
Dopo la battuta sessista di Ginny & Georgia, l’ennesima sull’argomento, il suo pubblico aveva protestato vivacemente su Twitter. Finché anche la Swift è intervenuta per condannare: “Hey Ginny & Georgia, il 2010 chiama e rivuole la sua battuta noiosa e profondamente sessista. Che ne dici di smettere di degradare le donne che lavorano sodo definendo questa schifezza come divertente. Inoltre @netflix dopo Miss Americana questa veste non ti si addice. Felice mese della storia delle donne, suppongo“.
Netflix, che lo scorso anno aveva pubblicato il documentario sulla vita di Taylor Swift Miss Americana, non ha commentato.
Hey Ginny & Georgia, 2010 called and it wants its lazy, deeply sexist joke back. How about we stop degrading hard working women by defining this horse shit as FuNnY. Also, @netflix after Miss Americana this outfit doesn’t look cute on you 💔 Happy Women’s History Month I guess pic.twitter.com/2X0jEOXIWp
— Taylor Swift (@taylorswift13) March 1, 2021