Arnica di Gio Evan segna l’esordio del cantautore di Molfetta al Festival di Sanremo 2021. Per l’occasione Giovanni Giancaspro, questo il nome di battesimo, presenta un brano con tante metafore sul dolore e sulla cura da ogni patema d’animo.
Per questo Gio Evan sceglie Arnica, un riferimento alla lozione che si applica nelle zone doloranti del corpo per trovare sollievo, e ne trae spunto per cercare di alleviare i dolori dell’anima con la potenza di una canzone. L’artista ha riferito che il suo brano sarà una poesia, la declinazione cui ricorre in ogni sua produzione.
Arnica di Gio Evan gioca anche sulla natura contraddittoria dell’uomo: anche se una brutta vicenda ci ha feriti siamo comunque pronti a riviverla. L’essere umano ricorre molto spesso all’autodistruzione: molto spesso la zona del dolore – e non parliamo del muscolo contratto – diventa la zona di comfort, la sicurezza di un disagio già provato e per questo apparentemente riconoscibile e arginabile, ma è solo l’illusione del già visto che è tipico delle relazioni tossiche. Abbiamo già sofferto, ma almeno su questo aspetto sappiamo come lavorare. Forse.
“Arnica è una pianta perenne nonostante le sue ossature fragili e si trasforma. La sua metamorfosi è una crema, una pomata che va ad alleviare gli urti del mondo. Arnica è una canzone che ho usato come pomata e sono andato lì ad alleviare dove il mondo ha sbattuto contro me“.
Ecco dunque che Arnica di Gio Evan è il lenitivo cui possiamo ricorrere per trovare compagnia in questa bizzarra esistenza. Se il bicipite dolorante si cura con l’arnica, la vita distrutta può trovare rimedio in una canzone. L’empatia, del resto, è tipica degli artisti che attraverso le loro elucubrazioni si fanno specchio e gaudio, anche se per metà.
Arnica di Gio Evan verrà inserito nel nuovo album Mareducato in uscita dopo il Festival di Sanremo, con tanti nuovi inediti. Il testo, scritto insieme a Katoo, è soprattutto il racconto dell’esperienza personale di Giovanni Giancaspro che trova nella sua arte il suo diario personale da compilare insieme a chi lo ascolta, in uno scambio emozionale reciproco e sincero.
Testo di Arnica di Gio Evan
E sbaglio ancora a vivere e non imparo la lezione
Prendere in tempo il treno e poi sbagliare le persone
E sbaglio ancora a fidarmi, a regalare il cuore agli altri
Che poi ritorna a pezzi curarsi con i cocktail e fare mezzanotte
E non risolvere mai nienteCerco un amico per un buon tramonto insieme
Voglio arrivare all’alba e dire dai di nuovo
E voglio farmi scivolare il mondo addosso
E non scivolare sempre ioE volo con la testa tra le nuvole
Ma vedessi il cuore quanto va più in alto
E non voglio dimenticare niente
Però fa male ricordarsi tutto quantoLe corse lungomare, nuotare fino a non toccare
L’ansia di non fare in tempo coi regali di Natale
Lo sguardo di mia madre, quando pensavo che questa volta non ce la potessi fareLe partite sulla strada, fare i pali con la maglia
Restare accanto a chi non ce l’ha fatta,
le prime cicatrici, gli amori mai finiti
Le nottate a casa soli o ubriachi con gli amiciPer poi dire cosa, quanto ha fatto male
Eppure non riesco a rinunciare
Per poi dire cosa, quanto ha fatto male
Eppure lo voglio rifareE portami una primavera prima che appassisca
Davanti all’estate di tutti
Così esile che la tormenta
Mi confonde con un panno steso al ventoE cerco un posto dove poter fare il debole
Amici buoni per smezzare una tempesta
Ché l’amore si scopre solo in mezzo al temporale
Ammiro i vostri punti fermi ma ho bisogno di viaggiareE volo con la testa tra le nuvole
Ma vedessi il cuore quanto va più in alto
E non voglio dimenticare niente
Però fa male ricordarsi tutto quanto.Le corse lungomare, nuotare fino a non toccare
L’ansia di non fare in tempo coi regali di Natale
Lo sguardo di mia madre, quando pensavo che questa volta non ce la potessi fareLe partite sulla strada, fare i pali con la maglia
Restare accanto a chi non ce l’ha fatta,
le prime cicatrici, gli amori mai finiti
Le nottate a casa soli o ubriachi con gli amiciLe corse di mia madre per fare in tempo a scuola
Sognare ad occhi aperti, l’estate senza soldi
L’ansia degli esami ma che festa il giorno dopo
La faccia di mio padre quando andava al lavoroLe volte in cui pensiamo che andrà tutto male
I viaggi con chi ami, sì ma i sogni a puttane
Le prime delusioni perché i baci finiscono
Le nottate a casa con gli amici a dire resteremo unitiPer poi dire cosa Quanto ha fatto male
Eppure non riesco a rinunciare
Per poi dire cosa Quanto ha fatto male
Eppure lo voglio rifare
La scaletta di Sanremo 2021 serata per serata e il regolamento del Festival