Acclamata da pubblico e critica, che l’ha definita la serie dell’anno, I May Destroy You non è stata nominata ai Golden Globes 2021. Una pecca incredibile per uno show che ha saputo trattare il delicato tema della violenza sessuale con uno sguardo unico nel suo genere.
Creata, scritta e interpretata da Michaela Coel, vincitrice di numerosi premi in passato per la commedia britannica Chewing Gum, I May Destroy You ha catturato l’attenzione internazionale in breve tempo, lasciando tutti a bocca aperta per la sua storia. Ma di cosa parla?
La serie tv, ancora inedita in Italia (ma siamo certi che dopo le polemiche di questi giorni, non tarderà ad arrivare anche nel nostro Paese), segue la drammatica storia di Arabella, una star del Twitter, che cerca di affrontare le conseguenze di una notte brava in cui è stata stuprata. Nel ricordare gli eventi che hanno segnato la sua vita, Arabella viene aiutata dai suoi amici Terry e Kwame.
La storia personale della protagonista viene raccontata con uno stile originale, talvolta paradossale e perfino ridicolo, ma senza dimenticare il tono drammatico. Nella scrittura, Coel ci mette pathos, cuore e anima, ed è un lavoro abnorme che non può non essere preso in considerazione.
L’assenza di Michaela Coen e I May Destroy You dai Golden Globes 2021 è pesante se si pensa a come, al contrario, la connazionale Phoebe Waller-Bridge fu accolta lo scorso anno con Fleabag. In fondo, entrambe le serie tv raccontano storie personali di due donne diverse tra loro che meritano ugualmente di essere messe sullo stesso piano.
Every single conversation I've had with people in television over the last 10 or so months has included everyone gushing about, citing, or being influenced by I May Destroy You. Really bewildered by the Golden Globes nominations.
— Nikesh Shukla (@nikeshshukla) February 3, 2021
Forse l’unico “problema” – se così possiamo chiamarlo – è che I May Destroy You non è uno show abbastanza attraente per la Hollywood Foreign Press Association. In altre parole, Fleabag è la storia di una ragazza bianca, I May Destroy You ha una protagonista di colore.
Secondo l’Huffington Post, una donna americana su sei è vittima di violenza sessuale, e le afroamericane hanno una maggior probabilità di essere aggredite. La Coel ha affrontato in modo diretto questo argomento, ponendo l’attenzione su un problema sostanziale nel sistema giudiziario che discrimina le persone di colore.
Five white actresses and no Michaela Coel in the limited series performance category? This industry also remains completely unsurprising.
— Casey Mink (@Casey_Mink) February 3, 2021
Viviamo in periodo storico complicato. Lo scorso anno, il movimento Black Lives Matter ha fatto sentire la sua voce contro la brutalità della polizia nei confronti della comunità afroamericana. L’esclusione di I May Destroy You altro non è che uno schiaffo alla diversità tanto celebrata a Hollywood. L’arte non dovrebbe discriminare, ma abbracciare l’inclusione e rappresentare le minoranze.
Il genio di Michaela Coen non può restare inosservato, perciò ci auguriamo che I May Destroy You superi i confini natii e giunga anche nel nostro Paese.