Oggi sta per debuttare nella sua prima serie Netflix da protagonista, Firefly Lane (L’Estate in cui Imparammo a Volare), ma Katherine Heigl resta per molti il volto iconico di Izzie Stevens in Grey’s Anatomy, la sua serie più lunga: in sei stagioni ha interpretato la “dottoressa modella”, specializzanda bellissima e sensibile, innamoratasi di un paziente e poi di un collega, infine malata di cancro in una delle stagioni migliori della serie, la quinta.
Quel ruolo le è valso un Emmy Award, ma quando gli sceneggiatori hanno iniziato a mettere da parte il suo personaggio dopo averle dedicato una stagione molto intensa, Katherine Heigl ha deciso di lasciare la serie in rotta con la produzione esecutiva. La showrunner Krista Vernoff ha recentemente confermato la leggenda secondo cui non si è presentata per girare le scene d’addio scritte per il suo personaggio, costringendo gli autori a cercare una soluzione narrativa diversa per spiegare la sua assenza.
Da quel momento la reputazione di Katherine Heigl è diventata quella di una donna dal carattere spigoloso e un’attrice “difficile”, con cui diventa impegnativo lavorare. La stessa Shonda Rhimes ha più volte lasciato intendere di avere avuto problemi con lei e di non auspicare un suo ritorno nella serie.
In un’intervista al Washington Post per parlare della nuova serie Netflix in arrivo il 3 febbraio, Katherine Heigl ha ricordato quel periodo e ha dichiarato che le fa ancora male ripensare a come i media hanno riportato la sua improvvisa uscita dallo show.
Potrei anche aver detto un paio di cose che non sono piaciute, ma poi sono passati a ‘Lei è ingrata’, poi a ‘Lei è difficile’, e poi a ‘Non è professionale’. Qual è la vostra definizione di difficile? Qualcuno con un’opinione che non vi piace? Ora, ho 42 anni, e quella merda mi fa incazzare.
Il ritratto che di lei hanno fatto i media in quel periodo ha avuto serie ripercussioni sulla sua salute mentale, spiega Katherine Heigl, che ha fatto anche uso di antidepressivi per curare l’ansia generata da quel momento difficile per la sua carriera.
Ho chiesto a mia madre e mio marito di trovarmi un posto dove andare che potesse aiutarmi perché sentivo che avrei preferito essere morta. Non mi rendevo conto di quanta ansia stavo vivendo fino a quando non mi sono aggravata al punto tale che ho dovuto cercare davvero aiuto. Puoi fare molto lavoro interiore, ma sono una grande fan dello Zoloft.
La situazione è migliorata quando sono arrivati altri lavori, principalmente commedie romantiche al cinema e qualche serie tv non sempre di successo. Ora Katherine Heigl, dopo la parentesi in Suits, è attrice ma anche produttrice della serie Netflix L’Estate in cui Imparammo a Volare e ha fatto pace col periodo in cui Grey’s Anatomy ha influito negativamente sulla sua carriera, al punto da rispondere “mai dire mai” all’idea di un eventuale ritorno nel medical drama.