Da oggi 21 gennaio partono le richieste per il bonus INPS per figli studenti universitari dell’importo massimo di 2000 euto come rimborso delle spese sostenute nell’anno accademico 2018-19. Va chiarito fin da subito che non proprio tutti possono partecipare al bando in questione ma, piuttosto, i beneficiari saranno (grosso modo) solo i dipendenti pubblici nella formula di una vera e propria borsa di studio (visto che entra in gioco anche il profitto degli universitari appunto). Meglio chiarire dunque ogni aspetto dell’aiuto.
Chi può fare domanda
Il bando è stato pubblicato lo scorso il 21 dicembre 2020 e prevede un bonus del valore massimo di 2000 euro per gli iscritti a tutti i corsi di laurea e post laurea per l’anno accademico 2018-2019, a patto che siano figli di iscritti al specifiche gestioni INPS del settore pubblico (Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici, iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale e infine al Fondo ex IPOST.
Quando si possono inviare le domande
Il bonus INPS per figli studenti universitari può essere richiesto da oggi 27 gennaio, accedendo alla sezione specifica del portale previdenziale con PIN personale o Spid o scaricando il relativo modulo. Una volta compilato quest’ultimo dovrà essere presentato alla Sede Provinciale Inps competente per territorio.
Le richieste potranno essere inoltrate fino al prossimo 1 marzo. Sulla base dei requisiti posseduti dagli studenti saranno stilate delle graduatorie definitive per stabilire chi avrà diritto alla borsa di studio da 2000 euro o da 1000 euro (nel caso di corsi post-laurea).
Graduatoria
La graduatoria valida per Bonus INPS per figli studenti universitari si baserà su due criteri. Il primo terrà conto dell’ISEE della famiglia del richiedente (ad esempio 2 punti saranno garantiti a cha un ISEE superiore ai 40000 euro e ben 14 a chi non supera gli 8000 euro). In più, per gli studenti universitari sarà conferito un punteggio sulla base della media ponderata dei voti conseguiti nell’anno accademico 2018-19 o (in caso di percorso post-laurea) sarà preso in considerazione il voto finale del percorso di studi.