La vedova di Lucio Battisti condannata per calunnia dopo una battaglia legale contro una vicina di casa. Questo è quanto accaduto a Grazia Letizia Veronese, come riportano le agenzie di stampa, dopo la decisione presa dal giudice del tribunale di Rimini Elisa Giallombardo.
La Veronese è stata condannata a un anno e 4 mesi con pena sospesa. Il contesto della vicenda è un contenzioso per un presunto abuso edilizio che inizialmente era stato portato davanti al giudice civile. Si tratta, in sostanza, di due finestrelle posizionate nel vano della scala comune presso l’abitazione di via Ramuso, a Marina centro, residenza acquistata da Lucio Battisti per poter trovare un po’ di pace dalle invasioni dei fan. Secondo la Veronese quelle finestrelle erano già presenti negli anni ottanta.
Secondo la famiglia di Battisti, nella persona del legale Piero Venturi, le finestrelle consentivano di osservare all’interno dell’abitazione violando, così, la privacy degli abitanti. Un’inquilina, tuttavia, sosteneva che le due aperture fossero di recente fattura e per questo era stata denunciata dalla Veronese per calunnia. Una vera e propria battaglia legale che si è conclusa solamente ieri mattina.
Durante il processo è intervenuto anche un tecnico per dimostrare che negli anni ottanta, al contrario di quanto sostenuto dalla Veronese, quelle finestre non erano presenti. La vicina, inoltre, ha proiettato una serie di diapositive per dimostrare quanto ha sempre sostenuto.
La vedova di Lucio Battisti, condannata per calunnia e diffamazione nei confronti della vicina Maria Antonietta Varisco, avrà la pena sospesa ma dovrà anche risarcire i danni alla parte offesa e sostenere le spese legali.
Per il momento la vedova di Lucio Battisti, condannata per calunnia, non ha rilasciato dichiarazioni e probabilmente non lo farà dal momento che Grazia Letizia Veronese si è sempre tenuta lontano dai riflettori anche prima della morte del cantautore di Poggio Bustone.