Honor si prepara a ripartire, probabilmente approfittando della presenza dei servizi Google a bordo dei suoi prossimi dispositivi. Non sarà facile vedersela con una concorrenza pronta e più che mai agguerrita, anche perché il produttore dovrà ricostruire la propria filiera di fornitori, soprattutto per quanto riguarda i processori. In secondo luogo bisognerà trovare ed indirizzare le risorse per perseguire i propri obiettivi, ed infine mettere in piedi una nuova rete di vendita indipendentemente da Huawei. George Zhao, CEO di Honor, è sembrato molto ottimista a riguardo, proponendosi di consegnare oltre 100 milioni di smartphone nell’arco di tutto il 2021, ed il primato del segmento in Cina.
Secondo quanto riportato da ‘gsmarena.com‘, Honor si starebbe preparando alla realizzazione di una linea tuta nuova di smartphone in grado di lavorare con i servizi Google. I Huawei Mobile Services e lo store AppGallery di Huawei dovrebbero restare disponibili solo per gli attuali dispositivi Honor, che sarebbero poi aggiornati (un po’ come successo con i Google Mobile Services a bordo dei dispositivi Huawei e Honor venduti prima del ban USA). Sono passati circa 18 mesi dall’ultimo dispositivi che Honor lanciò con a bordo i servizi Google (bisogna tornare indietro ad Honor 20 Pro, lanciato in Italia a giugno 2019), cosa che non ha di certo favorito il marchio.
Il 22 gennaio toccherà alla famiglia degli Honor V40, che però non dovrebbe contare sui GMS (i dispositivi sono stati sviluppati quando il brand era ancora sotto il controllo di Huawei, ed arriveranno probabilmente con l’interfaccia proprietaria Magic UI). Possibile che poi le cose cambieranno, ed il produttore, liberatosi dal controllo di Huawei, tornare a realizzare smartphone svincolati dal ban USA (aspettiamo notizie più mirate in merito). Se avete qualche domanda da farci il box dei commenti in basso è a vostra disposizione: vi risponderemo nel più breve tempo possibile.