Si conclude con oggi una settimana densa di timori per i nuovi termini della Privacy WhatsApp in vigore dal prossimo 9 febbraio. La ricezione della notifica in cui il servizio di messaggistica ha sottolineato il cambiamento in arrivo il prossimo mese, ha mandato letteralmente nel panico italiani ed europei. Vanno chiariti dunque alcuni aspetti della comunicazione, soprattutto va precisato che, di qui a poche settimane, le chat degli utenti non verranno spiate per fini pubblicitari, come al contrario più di qualcuno teme.
Direttamente dal sito WhatsApp, nella pagina relativa ai termini di servizio dello strumento di comunicazione, si sottolinea quanto segue: nonostante la nota giunta agli utenti faccia riferimento alla condivisione di informazioni con Facebook, va chiarito che proprio il social non utilizzerà le informazioni dell’account per migliorare le esperienze con i prodotti della piattaforma, dunque per fornire pubblicità più pertinenti al momento della navigazione su bacheche e profili. Per dirla in altri termini, proprio le chat WhatsApp non saranno spiate per capire dettagli utili a costruire annunci mirati e personalizzati sul social più utilizzato: se con un amico parleremo (in chat privata) di quelle nuove scarpe di marca che ci piacciono molto, ciò non vorrà dire che giunti su Facebook ne ritroveremo la pubblicità.
Come sottolineato anche dall’informatore WABetaInfo, anche a seguito dei nuovi termini della privacy WhatsApp, le chat singole e di gruppo di tutti resteranno crittografate. Né WhatsApp, né Facebook potranno accedere dunque ai rispettivi contenuti e quindi utilizzarli per costruire messaggi pubblicitari mirati.
I timori per l’accettazione o meno delle nuove condizioni di utilizzo possono dunque essere superati, nell’esperienza di utilizzo non cambierà nulla a partire dopo il prossimo 8 febbraio. Semmai, se non accetteranno i termini (al contrario) il servizio di messaggistica non sarà più utilizzabile con il proprio account proprio a partire dal 9 febbraio. Nel caso di dubbi e incertezze ancora persistenti, potrebbe essere più che utile contattare l’assistenza all’indirizzo support@whatsapp.com.
Io credo che neanche voi abbiate capito la portata del cambiamento. A me non interessa niente se mi spiano i messaggi delle chat, non ho nulla da nascondere nelle mie conversazioni, NON VOGLIO CHE IL MIO NUMERO TELEFONICO ed i miei dati personali SIANO CONDIVISI CON L’AZIENDA FACEBOOK per poi essere diffusi ai suoi partner commerciali ed essere molestato per pubblicità e/o truffe!!!! E non dite che ciò non sarebbe avvenuto, altrimenti perché obbligare la gente ad accettare le nuove policy, soprattutto quanto scritto nel messaggio inviato a tutti. Infine, se come detto da molti giornalisti riportando le volontà di WhatsApp, queste policy sarebbero indirizzate NON all’Europa e NON all’italia, gestite da una privacy diversa, allora perché obbligare la gente ad accettare???? Sarebbe bastato non inviare quel messaggio, oppure inviarne uno con contenuti diversi. Che subdoli!