Dopo circa quattro giorni, occorre prendere atto che Tiscali Mail non funziona. Alcuni utenti, infatti, oggi 7 gennaio riscontrano ancora problemi di accesso alla propria casella di posta elettronica, anche se ho la netta sensazione che la situazione sia in miglioramento rispetto a quanto riportato nella giornata di ieri. In particolare, stamane voglio concentrarmi su aspetti come il messaggio di errore riscontrato da alcuni clienti, oltre alla questione browser da utilizzare per provare ad effettuare il login. Il tutto, chiudendo con una finestra sull’assistenza fornita.
Tiscali Mail non funziona neppure il 7 gennaio ad alcuni utenti: i problemi frequenti
Perché dico che Tiscali Mail non funziona neanche il 7 gennaio? Consultando l’apposita pagina di Down Detector, potrete farvi un’idea più chiara su quello che sta avvenendo. In particolare, pare che questo giovedì permangono problemi sia in fase di login per accedere alla propria casella di posta elettronica, sia nel provare ad accedere a determinati siti web sotto la connessione Tiscali. Dunque, l’anomalia di questi giorni continua ad investire anche la rete fissa, almeno in parte, e non solo la questione email.
Provando a scendere in dettagli, apprendo stamane che l’indirizzo mail.tiscali.it tenda a rispondere con “errore 408 Request Time-out“. Al di là della questione “modifica DNS” trattata in questi giorni, con cui potreste trovare delle pezze temporanee al fatto che Tiscali Mail non funziona, va aperta una parentesi anche sui browser. Il 100% delle volte, infatti, il messaggio di errore appena riportato appare con Firefox, mentre ieri con Chrome tutto sembrava funzionare regolarmente.
A quanto pare, però, Tiscali Mail non funziona neppure con Chrome questo giovedì. In particolare, viene segnalato lo stesso messaggio di errore appena riportato, mentre la pagina Facebook dedicata all’assistenza da tre giorni non ci dà ulteriori informazioni in merito. La speranza è che oggi l’anomalia sia risolta una volta per tutte qui in Italia.
Fiero di essere sardo! Non posso dire altrettanto della Tiscali, anch’essa sarda di cui si poteva solo essere fieri ed orgogliosi di affidarsi ai loro servizi. Nel mio caso Delusione totale! Problemi di ADSL risolti solo in fase di controversia legale (ovviamente a mio favore), problemi anche in ambito web con scarsissima assistenza nel campo dei domini e addirittura nulla con Tiscali mobile. Ora ci si mette anche il malfunzionamento della mail con relative complicazioni dovute all’impossibilità di poter accedere alla posta inviata da INPS, ASL e Scuola, tutte di estrema importanza. Nonostante tutto ho sempre sperato che i servizi Tiscali andassero via via migliorando ma, ahimè, devo constatare tutt’altro. Ribadisco che quanto scritto è riferito esclusivamente alla mia esperienza diretta. Chissà! forse qualcuno senza particolari esigenze si sarà potuto pure accontentare. Io NO! Sto cambiando ovviamente operatore. Alla Tiscali e al suo fondatore faccio comunque i miei migliori auguri di riuscire a far ricredere i suoi clienti rifidelizzandoli, anche se ne dubito. Purtroppo ha fatto anche rimpiangere il voto affidatogli come governatore della Sardegna.
possibile che ogni procedura informatica, destinata a rendere la vita migliore all’utente, si rivela alla fine un generatore di frustrazioni, dubbi irrisolti e perdita di tempo??
Da alcuni giorni ricevo la mitica frase “errore 408 Request Time-out” a cui non so dare risposta. Eppure fino ad ieri andava tutto bene! Mi avete fatto cambiare la Password, che a dir vostro era scaduta, ma poi tutto si è fermato. Io uso il p.c. con Windows XP collegato ad una linea fibra/rame. Che faccio? Devo comunicare solo con iPhone?
Su questo sito hanno dato un’indicazione
https://www.bufale.net/il-3-gennaio-tiscali-mail-non-funziona-ma-sappiamo-come-risolvere-down-e-problemi-di-login/
Qualcuno l’ha provato ?
prego rispondere sui comments, grazie
Per quanto mi riguarda NULLA è modificato: e-mail in ricezione NON arrivano.
Avete provato a modificare i DNS ? Avete dei miglioramenti ?
ormai secondo me non c’è altro che migrare su un altro provider. E’ il minimo che in un mercato ancora parzialmente libero si meritano.
Speriamo