Marcus D’Amico è morto a soli 55 anni: l’attore britannico, nato in Germania da padre americano e madre inglese, si è spento lo scorso 16 dicembre nella sua casa nell’Oxfordshire, in Inghilterra. Sua sorella ne ha reso nota solo ora la morte agli organi di stampa, spiegando che D’Amico è deceduto per le complicazioni di una polmonite.
Marcus D’amico doveva la sua celebrità soprattutto al ruolo del geniale Michael “Mouse” Tolliver dalla rivoluzionaria miniserie Tales of The City del 1993, trasmessa nel Regno Unito su Channel 4 e negli Stati Uniti su PBS: adattamento dei romanzi della saga I Racconti di San Francisco di Armistead Maupin, aveva portato sul piccolo schermo i personaggi della comunità LGBT di San Francisco. Netflix ne ha realizzato un adattamento nel 2019 e ne l’ha distribuito insieme ai 3 capitoli precedenti della saga, l’originale Tales of the City con D’Amico, More Tales of the City del 1998 e Further Tales of the City del 2001.
In Tales of the City, Marcus D’Amico era Mouse, il migliore amico di Mary Ann Singleton, interpretata da Laura Linney, giovane donna che si trasferisce a San Francisco dal Midwest. La sua interpretazione è stata elogiata per aver saputo realizzare un ritratto insolito e sfaccettato delle persone della comunità LGBT.
Marcus D’Amico era noto anche per il ruolo di Hand Job nel classico di Stanley Kubrick del 1987 Full Metal Jacket. Tra i primi ruoli rilevanti della sua carriera, quello nel film Superman II nel 1980. Negli anni Novanta ha recitato a Broadway e al National Theatre di Londra, mostrando una spiccata preferenza per la recitazione teatrale.
In tv, oltre che in Tales of The City, Marcus D’Amico è apparso nel poliziesco inglese The Bill (2002) e ha avuto anche un ruolo ricorrente nella soap opera britannica Family Affairs (2005). Inoltre è apparso nelle serie Trainer (1991-92) e SWALK (1982). Recentemente aveva preso parte con un piccolo ruolo alla serie TNT The Alienist.