Il ministro Spadafora ha illustrato quelli che potrebbero essere gli scenari per quanto riguarda l’apertura di palestre e piscine, come anche dei campi da calcetto. L’edizione odierna de ‘Il Mattino’ riprende l’argomento affrontando anche il discorso relativo alla riapertura stadi, musei, tetri e cinema. Dal 7 gennaio bar e ristoranti potranno riaprire nelle Regioni in zona gialla (fino alle 18). Le attività ubicate nelle Regioni in zona arancione o rossa potranno solo dedicarsi ad asporto e consegne a domicilio.
Niente da fare per quanto concerne la riapertura stadi, che dovrebbero restare chiusi anche a gennaio (Spadafora ha parlato del rispetto di una scala di priorità a cui attenersi, nonostante sarebbe un suo grande desiderio veder tornare i tifosi sugli spalti degli impianti sportivi). Si darà spazio a cinema, teatri e musei, replicando quello che è stato lo schema dello scorso maggio, quando i musei sono riusciti a riaprire subito, mentre ai teatri ed ai cinema venne concesso un mese per organizzarsi (le procedure adesso sono già state assimilate, e potrebbero volerci una quindicina di giorni).
I musei dovrebbero riaprire il 16 gennaio (naturalmente con ingressi contingentati), e cioè all’indomani dello scadere del DPCM in vigore. I cinema ed i teatri, esattamente come nel caso di piscine e palestre, dovrebbero riaprire i battenti per la fine del mese. La riapertura stadi, invece, dovrebbe slittare fino al nuovo ordine, come specificato dal ministro Spadafora sulla base di una scala di priorità di cui – è chiaro – gli impianti sportivi non occupano i primi posti (non sappiamo darvi una tempistica, neppure orientatitiva, anche perché molto dipenderà dai dati epidemiologici che via via si faranno registrare). Se avete qualche domanda da fare il box dei commenti in basso è a vostra disposizione: vi risponderemo nel più breve tempo possibile.