È morto Pierre Cardin. Lo stilista italo-francese aveva 98 anni e il potere di mettere d’accordo tutto il mondo della moda, che oggi è ufficialmente in lutto.
Nato nel 1922 a Biagio di Callalta (Treviso), , più precisamente nella frazione di Sant’Andrea di Barbarana, a soli 14 anni Pierre Cardin scoprì la sua passione per il mondo della moda. In quel tempo Pietro – divenuto Pierre quando il suo nome divenne firma prestigiosa – lavorava come sarto a Saint Etienne per un certo Christian Dior. Cardin aveva determinazione, ambizione e curiosità e grazie a queste tre forze si rese presto autonomo.
Negli anni ’60 firmò i vestiti flamboyant di Jacqueline Kennedy – proprio lei – e si distinse per quel suo stile singolare, votato all’unisex e rivoluzionario nel taglio, fatto di spazio, forma e spigoli. Soprattutto, Pierre Cardin firmò le classiche divise dei Beatles, quelle con gli abiti dal colletto nero in stile coreano che diventarono peculiari per i Fab Four prima che fossero veramente i Fab Four.
I suoi colleghi lo considerano un visionario oltre a chiamarlo “maestro”. Tra i suoi modelli troviamo altri grandi nomi dello spettacolo, come Brigitte Bardot, Mia Farrow, Liz Taylor, Naomi Campbell e tanti altri. Pierre Cardin è anche il protagonista di una battuta di Jean Paul Gaultier: “Una volta non lo fecero entrare da Maxim perché non aveva la cravatta. Qualche anno dopo comprò tutta la catena (di ristoranti, ndr)”.
Uno stilista rock, Pierre Cardin, che si aggiunge alla lista dei grandi assenti della moda iniziata con Kansai Yamamoto a luglio, tra i costumisti di scena di David Bowie. I Beatles, inoltre, a maggio hanno perso anche Astrid Kirchherr, la prima fotografa della band che scattò bellissime fotografie quando i 4 ragazzi prodigio si trovavano ad Amburgo nel 1960.
Ora che è morto Pierre Cardin il 2020 si porta via un altro rivoluzionario, un altro nome che fa rima con cambiamento.