Quest’anno più che mai, il Natale è l’occasione giusta per mettersi alla prova nella gloriosa disciplina della maratona televisiva. Nonostante le tante cancellazioni, i rinvii e le sospensioni dovute alla pandemia di Covid-19, infatti, il 2020 ha regalato più di una gioia agli appassionati di serie tv. Tra le tante nuove uscite degli ultimi 12 mesi, abbiamo quindi pensato a 5 serie perfette per essere recuperate a Natale 2020. Vediamole subito.
Ted Lasso (Apple TV+)
Un coach di football americano sorvola l’Atlantico per stabilirsi a Londra e allenare una squadra di calcio, pur non conoscendone alcuna regola. Da questa semplice, chiaramente fallimentare premessa prende le mosse Ted Lasso, una delle serie più gioiosamente accattivanti di tutto il 2020. Già rinnovata per una terza stagione, Ted Lasso è ben più di una storia di sport. Dietro l’incompetenza dell’allenatore interpretato da Jason Sudeikis si cela infatti l’animo buono di un uomo capace di incarnare quelle qualità umane di cui, oggi più che mai, ci sarebbe davvero un gran bisogno. Parliamo di ottimismo, fiducia nel prossimo, fede nella speranza e maturità nel guardare oltre le piccole meschinità quotidiane. Sul campo e fuori.
The Wilds (Prime Video)
Alla prima serie young adult di Amazon Prime Video è bastata una settimana dal debutto per ottenere il rinnovo. Potrà aver attirato l’attenzione per l’imprecisa etichetta di mix tra Lost e Pretty Little Liars, ma i suoi meriti ne fanno qualcosa di ben diverso, migliore dei più comuni teen drama. La storia di otto adolescenti finite su un’isola deserta dopo un disastro aereo è infatti più ricca di quanto ci si aspetterebbe dal solito survival drama. Nell’esperimento distopico che motiva l’esperienza da incubo delle protagoniste, infatti, si coglie tutta l’empatia e la compassione con cui la serie racconta le vite e i traumi di un gruppo quantomai variegato e inclusivo di teenager. A condire il tutto, un ritmo incalzante e tanti misteri da risolvere.
- La nostra Fire TV Stick più venduta, ora con il telecomando vocale...
- I dispositivi Fire TV Stick hanno molto più spazio di archiviazione...
Ratched (Netflix)
Originale Netflix più vista dell’anno fino al debutto de La Regina degli Scacchi, Ratched è l’ennesima produzione firmata Ryan Murphy ad alienare la critica e conquistare il pubblico. Si tratta di una serie dai toni horror, concepita come un prequel volutamente anacronistico del cult cinematografico Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo. Al centro della storia, i primi anni dell’infermiera Mildred Ratched (Sarah Paulson) nei meandri di istituzioni sanitarie da incubo, in cui presunte patologie mentali sono affrontate con metodi ritenuti avanguardistici, ma in realtà puramente brutali. Nonostante la narrazione inverosimile, Ratched conta su uno splendido cast, grazie al quale ogni episodio resta un giro di giostra adrenalinico e irresistibile.
Tehran (Apple TV+)
Di spy thriller è piena la storia del grande e del piccolo schermo e Tehran, la più recente produzione israeliana di Apple TV+, mantiene tutto il fascino di un genere calibrato sulla suspense e il senso di un pericolo imminente. Dalla sua, poi, ha un’indubbia capacità di inquadrare le vicende della sua protagonista – un’hacker al servizio del Mossad interpretata da Niv Sultan – in un contesto di umanità vera, condizionata dai complicatissimi rapporti tra Iran e Israele. La missione sotto copertura che l’agente Tamar compie a Teheran, e che procede tra continui colpi di scena e cambi di programma, è infatti solo una parte della narrazione. Ad arricchirla è il complesso scenario sociopolitico di un Iran in cui l’osservanza più rigida delle tradizioni si scontra con il desiderio di libertà ed emancipazione dei giovani.
Normal People (Starzplay)
Considerata tra le nuove voci più talentuose della narrativa, Sally Rooney ha regalato al pubblico un adattamento televisivo straordinariamente emozionante del suo romanzo Persone Normali. Normal People, miniserie Hulu disponibile su Starzplay, trasla sullo schermo la delicata, dolorosa, mutevole storia di Marianne (Daisy Edgar-Jones) e Connell (Paul Mescal), seguendone le vicende nell’ambiente relativamente protetto di un liceo di Sligo, in Irlanda, e poi nel ben più caotico, competitivo ed elettrizzante contesto del Trinity College di Dublino. Nell’osservare il rapporto tra i due, mai soltanto di natura amorosa, Normal People crea un microcosmo tarato sui mondi interiori dei due ragazzi e vi assura una dignità e un rilievo incredibilmente commoventi. La storia del disperato bisogno che Connell e Marianne hanno una dell’altro è una parentesi televisiva straordinariamente potente, almeno quanto le interpretazioni dei due giovani e promettenti protagonisti.