Tra i vincitori del Premio Tenco 2020 ci sono Vasco Rossi e Sting. Già note le motivazioni.
Vasco Rossi vince il Premio Tenco all’Artista italiano, Sting quello riservato all’artista internazionale. Il Premio Tenco all’operatore culturale va invece a Vincenzo Mollica. Il quarto premio è stato assegnato a Ramy Essam e si tratta del Premio Grup Yorum.
Le motivazioni per la scelta dei vincitori del Premio Tenco sono già state comunicate dalla giuria e sono disponibili integralmente al termine di questo articolo. Per quanto riguarda gli artisti, i Premi Tenco sono riconoscimenti assegnati a coloro che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore, nazionale ed internazionale.
Vasco Rossi e Sting lo hanno sicuramente e ripetutamente fatto nel corso della loro carriera. Per Vasco Rossi, la motivazione del Premio Tenco tiene in considerazione le sue parole semplici e d’impatto, seppur “spericolate”. Emozioni quotidiane condivisibili da un’ampia platea, vicende personali trasformate magistralmente in esperienze collettive sono alla base delle motivazioni del Premio Tenco a Vasco Rossi.
Per Sting la motivazione del Premio Tenco è relativa alla personalità ben evidente nelle sue canzoni raffinate e limpide.
Ramy Essam ha invece ottenuto il Premio GrupYorum, istituito in omaggio alla omonima band turca impegnata politicamente e socialmente e perseguitata dal regime di Erdogan.
L’operatore culturale premiato è invece Vincenzo Mollica, un “funambolo” della notizia, puntuale e brillante nei confronti del racconto della canzone d’autore.
Le motivazioni dei Premi Tenco 2020
VASCO ROSSI
“Non si tratta solo di una vita dove non arrivano gli ordini a insegnarti la strada buona. Di spericolato e continuamente provocatorio c’erano quelle parole semplici capaci di rifondare il linguaggio poetico del rock e quella voce capace di parlare direttamente alla pelle. Per mostrarci, senza tante teorizzazioni, come, attraverso l’emozione momentanea della parola e l’evocazione del suono, sia possibile raccontare le proprie emozionanti vicende quotidiane trasformandole magicamente in esperienze collettive”.
STING
“Irrompendo sulla caotica scena della musica punk, se ne è ben presto distaccato imponendo canzoni dall’inconfondibile personalità, basate su costruzioni armoniche raffinate, sonorità limpide e testi accattivanti. Ha saputo conferire alla musica rock i crismi e i fascini della classicità”.
VINCENZO MOLLICA
“Funambolo della notizia, con vista da rapace ha saputo individuare ogni minimo segnale proveniente dal magmatico mondo della canzone d’autore. E ne ha sempre colto, con immediatezza e puntualità da far impallidire ogni cittadino elvetico, il valore artistico e la potenziale importanza mediatica. Multisensoriale dell’arte, ha voluto sempre fondere la magia dell’ascolto alle evocazioni del mondo delle immagini, provenissero dal palcoscenico, dal cinema o dalle arti figurative. Senza di lui, anche il Club Tenco non avrebbe conosciuto ed esplorato la vasta geografia degli incontri artistici che hanno caratterizzato la sua storia”.
RAMY ESSAM
“Grazie anche alla canzone “vattene” rivolta a Mubarak, è stato l’emblema musicale delle manifestazioni del 2011 in piazza Tahrir al Cairo durante le quali è stato anche arrestato e torturato. È stato oppositore sia del governo islamista Morsi e, dopo il tentativo di costui di impadronirsi dei pieni poteri attraverso una riforma costituzionale, anche di quello del generale golpista al-Sisi. Le continue canzoni contro la censura e le repressioni, lo hanno costretto nel 2014 all’esilio da dove ha continuato a battersi in difesa degli oppositori arrestati, tra cui il regista Shady Habash, morto nelle carceri egiziane due anni dopo l’arresto, mentre era ancora in attesa di processo”.