Lo Stesso Cielo è il nuovo singolo de I Desideri, il duo campano composto dai fratelli Salvatore e Giuliano. Il brano porta la firma di Tony Maiello, Salvatore e Giuliano Desideri e tratta un tema molto importante, una piaga della società odierna: il cyber bullismo.
Salvatore e Giuliano Desideri, I Desideri, non sono nuovi ai grandi palchi. Hanno coinvolto con le loro sonorità urban pop, rap e dance migliaia di teenagers non solo campani. A decretare il loro successo, l’ormai famosissimo brano Made In Napoli (feat. Clementino) il cui video ufficiale conta oltre 27.000.000 di visualizzazioni. Il brano è stato scelto come colonna sonora del film di Luca Miniero La Scuola Più Bella Del Mondo con Christian De Sica, Rocco Papaleo, Angela Finocchiaro e Lello Arena.
Non solo Made In Napoli nel bagaglio artistico de I Desideri ma anche brani per la serie TV Gomorra e un feat. con Mostro sulle note di Adesso.
Nel 2017 firmano il loro primo contratto discografico con Sony Music e vincono il Wind Summer Festival, successivamente pubblicato l’album d’esordio Uagliò.
Il secondo disco è 96/97, pubblicato a gennaio 2020. Ora I Desideri sono a lavoro sul nuovo album.
Intervista con I Desideri
Che aria si respira a Sanremo?
Siamo molto emozionati perché è la nostra prima esperienza a Sanremo e stare in finale è veramente pazzesco. Siamo qui da due giorni, stiamo facendo le prove. Siamo felici perché siamo qui con un brano per noi importante e delicato.
Come è nata Lo Stesso Cielo?
Dalla voglia di raccontare la tematica del cyber bullismo perché io (Salvatore) e Giuliano abbiamo un’amicizia in comune con un ragazzo vittima di questa violenza. Lo Stesso Cielo vuole sottolineare quanto tutte le persone, ognuna con i propri pregi e difetti, con le proprie forze ma anche debolezze, siano uguali e non deve esistere che qualcuno debba sopraffare chi magari non ha la forza di reagire a queste vere e proprie “violenze”. Il cyber bullismo è spesso sottovalutato ma è molto pericoloso.
Quale obiettivo vi ponete con questo brano?
Al di là del risultato a Sanremo Giovani, vogliamo aprire gli occhi e le menti di tanti ragazzi come noi che, magari inconsapevolmente, cadono in queste situazioni soprattutto considerando che internet e le nuove tecnologie sono al centro delle nostre giornate ma, non sempre se ne fa un uso corretto e dietro ad un computer, un tablet o uno smartphone può nascondersi un “nemico”, una persona che non ci vuole bene e non ci rispetta. A queste persone bisogna ricordare che siamo tutti “sotto lo stesso cielo”.
Nel brano ci sono anche versi in napoletano, è un bel rischio...
Il nostro obiettivo è quello di far conoscere la nostra originalità. La nostra musica è basata su un pop urban che è 50% italiano e 50% napoletano perché attraverso il napoletano, anche musicalmente parlando, riusciamo a trasmettere di più, quindi siamo davvero felici di aver avuto la possibilità di entrare con un brano così. Forse è rischioso e sicuramente una parte del pubblico non lo apprezzerà però il nostro obiettivo è quello di rimanere noi stessi e quindi di presentarci per ciò che siamo.
A Sanremo siete i “Big” dei “Giovani”, avete già un ampio seguito e duetti importanti alle spalle. Qual è il vostro segreto?
Ti ringrazio ma non ci sentiamo ancora Big, neanche tra i Giovani. Ovviamente speriamo di passare ma è già tanto per noi essere arrivati in finale.
Non so se è un segreto ma sicuramente abbiamo alle spalle tanti live. Suoniamo tanto, abbiamo fatto tanta gavetta e abbiamo conquistato il nostro pubblico attraverso i live. Concerto dopo concerto siamo cresciuti e poi Made In Napoli sicuramente ci ha messo del suo, ci ha fatto conoscere ad un pubblico nazionale. Poi i duetti con Clementino, Livio Cori, Geolier e altri artisti della scena campana; è bello, facciamo squadra!
Comunque vada questa esperienza, ci sarà un nuovo disco?
Assolutamente sì. Stiamo lavorando all’album, sarà pop urban con delle contaminazioni perché amiamo unire generi diversi con la costante della melodia, che non manca mai nelle nostre canzoni. Amiamo portare al nostro pubblico anche le nostre radici, la melodia napoletana. Ci saranno anche alcuni ospiti, non ancora ben definiti.