Vi avevamo già parlato della possibilità che venissero consentite deroghe sugli spostamenti tra comuni a Natale e a Capodanno, che esigerebbe, a rigor di logica, una modifica dell’ultimo DPCM che ha previsto il blocco totale e l’impossibilità di lasciare il proprio comune di residenza il 25 e 26 dicembre, oltre che il 1 gennaio. Come riportato da ‘Repubblica.it‘, bisognerebbe fare una corsa contro il tempo, in quanto i ritocchi potrebbero essere resi validi a patto che il dl venga approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro il 24 dicembre. La Camera, dal canto suo, si sta impegnando per trovare un pertugio da cui il decreto possa essere modificato e successivamente approvato. L’iter da seguire sarebbe il seguente: arrivo del decreto a Montecitorio il 17 dicembre, e votazione il giorno 18 a Palazzo Madama (cosa possibile solo se ogni forza politica, opposizione compresa, si trova d’accordo).
Conte, in merito alla concessione degli spostamenti tra comuni a Natale e a Capodanno, ha fatto sapere di poter accettare modifiche contenute, comunque prudenti e su deliberazione del Parlamento, su cui ricadrà ogni responsabilità della manovra. Per il Presidente del Consiglio sarebbe più logico concedere gli spostamenti tra comuni a Natale e a Capodanno nell’ambito di un chilometraggio contenuto e solo per i comuni più piccoli (cosa che comunque potrebbe non bastare a convincere il Senato, preoccupato del fatto possano poi essergli imputate le responsabilità di un’eventuale terza ondata).
Le ipotesi possibili sono due: pubblicazione di una Faq che ampli i permessi di movimento, oppure emanare un nuovo dl che, abrogando quello antecedente, promuova norme meno rigide sugli spostamenti tra comuni a Natale e a Capodanno. In entrambi i casi si creerebbe un precedente pericoloso, da non sottovalutare. Se avete qualche domanda da farci utilizzate il box dei commenti in basso.