L’arresto di Jim Morrison a New Haven è uno degli episodi più rilevanti della storia del rock. Non tanto perché il Re Lucertola si trova nelle docce del backstage con una fan. Si sa, le rockstar hanno le groupie, ai vecchi mostri della trasgressione piace coniugare il sesso con la droga e il rock’n’roll. Il 9 dicembre 1967 il mito di Jim Morrison nasce proprio a New Haven.
Quella sera nel Connecticut l’adrenalina è nell’aria. I Doors hanno appena aperto i battenti e già si parla di rivoluzione. Nel backstage della New Haven Arena quel frontman capellone e sensualissimo si sta concedendo un po’ di intimità con una fan, quando la coppia viene raggiunta da un poliziotto che chiede loro di allontanarsi. Quell’agente, teoricamente, si trova all’Arena come reparto di sicurezza per la band ma non è in grado di riconoscere Jim Morrison.
Il Re Lucertola cerca di ignorarlo ma l’agente insiste. Dalla tasca estrae uno spray urticante e lo sventola di fronte ai ragazzi. “Mangiatelo”, gli dice Jim. “Ultimo avvertimento”, dice l’agente. “Ultimo avvertimento per mangiartelo”, dice Jim. Lo spray arriva dritto in faccia a Morrison e nel backstage scoppia il caos. L’agente si scusa e spiega di non aver riconosciuto la star. Ray Manzarek lo redarguisce: “Se sei famoso niente spray, se invece non lo sei okay allo spray? Amico, non funziona così”.
Jim Morrison si riprende e i Doors possono salire sul palco. Sulla base di Back Door Man il Re Lucertola prende la parola e racconta l’accaduto al pubblico. Gli agenti diventano “porci con il cappello blu” e la polizia non ci sta. Gli agenti salgono sul palco, strappano di mano il microfono a Jim e lo portano via.
Le cause dell’arresto di Jim Morrison a New Haven sono incitamento a sommosse, oscenità in pubblico e indecenza, ma tutto viene ritirato dopo pochi giorni con la rockstar subito liberata su cauzione.