Ho conosciuto Claudia Megré quando me la sono ritrovata al FIAT Music. Siamo stati tutti colpiti dalla personalità di questa cantautrice napoletana, tanto che l’abbiamo portata alla finale sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, dove ha vinto, insieme ad altre due cantautrici. Da allora l’ho ospitata ancora nel mio Premiato Circo Volante del Barone Rosso. Quando mi ha spedito un video, dove interpreta il classico napoletano “Indifferentemente” in spagnolo, non ho potuto fare a meno di collegarmi con lei un martedì sera durante la diretta del mio WE HAVE A DREAM. Nel video qui allegato vedi l’intervista integrale e il clip di “Indifferentemente”.
Ho poi chiesto a Claudia di raccontarsi e lei mi ha mandato queste righe, dove io stesso sono rimasto stupito nel leggere tutte le cose che ha fatto, i premi ricevuti, l’impegno e la costanza di questa ragazza.
Sono Claudia, una cantautrice musicista. La musica è parte di me. Non ricordo giorno in cui non sia stata presente nella mia vita.
Comincio all’età di 6 anni a studiare pianoforte, ma dopo un anno, scopro la chitarra e me ne innamoro. Da lì a poco, inizio a scrivere canzoni. Accompagnata dal mio papà, comincio anche a farle ascoltare dal vivo con la mia chitarra. Sono davvero piccola, ma ricordo ancora tutte le sensazioni, le attese, l’adrenalina di allora. E così, piano piano, ricevo negli anni premi e riconoscimenti in giro per l’Italia in numerose rassegne musicali tra cui: il Premio Megaris, Festival di Montecatini, Tirreno Festival etc. Mi rende così felice cantare le mie canzoni! La mia chitarra è la mia grande compagna, il mio prolungamento. Siamo inseparabili. Successivamente, grazie proprio al contenuto delle mie canzoni, ricevo il titolo di testimonial della legalità degli studenti campani. Nel 2005 partecipo al Festival di Castrocaro RAI. Avevo 19 anni. Salire su un palco e cantare, con la consapevolezza di andare in tv e che potessero vedermi i miei parenti ed i miei amici mi emoziona tantissimo ma, a dire la verità, un po’ mi spaventa. E’ bellissimo. Raggiungo il secondo posto. Nel 2011, trovo un’etichetta a cui faccio ascoltare i miei brani. Così, viene pubblicato il mio primo singolo “Dimmi che”, in cui c’è la partecipazione straordinaria del quartetto d’archi Solis String Quartet.
Nella primavera successiva, è poi la volta del mio secondo singolo “Da domani”. Vedere pubblicate le mie canzoni, ossia le cose che scrivevo io nella mia stanzetta e che fino ad allora facevo ascoltare ai miei o alle mie amiche, è per me una gioia infinita: sento che questi piccoli traguardi me li sto davvero conquistando con tutte le mie forze, con costanza, sacrificio e dedizione. Per me hanno un grande valore.
Nel frattempo, il mio animo sensibile, mi porta a rendermi anche utile attraverso la mia musica, interessandomi a iniziative di beneficenza e volontariato. Sono docente musicale, a titolo gratuito, nel progetto sociale “Una canzone a Nisida”, che vede protagonisti quattro istituti superiori partenopei in collaborazione con il Marano Ragazzi Spot Festival e l’istituto Penale Minorile di Nisida, in cui si è dato vita al brano “Chi vuol cambiare, può cambiare”.
Nel Giugno del 2012, reinterpreto, in chiave rock, il celebre brano “Liù”, grande successo de Gli Alunni del Sole. È emozionante per me ricantare un brano che aveva scalato tutte le classiche nel 1978, ma al contempo, sento la responsabilità di rispettare un così celebre successo, senza snaturarlo. Grande gioia è infatti poi sapere che tale rivisitazione, era stata apprezzata proprio da Gli Alunni del Sole.
Da lì a poco, viene pubblicato il mio singolo ”Chi non si arrende” featuring Guè Pequeno. Intanto, sempre con chitarra in spalla, comincio ad aprire alcuni concerti di grandi artisti della musica italiana tra cui Edoardo Bennato e Marco Masini.
Nel Marzo 2014 partecipo al programma musicale tv su RaiDue, The Voice Of Italy. Alla blind audition mi esibisco in una mia interpretazione di “Wish You Were Here” dei Pink Floyd. Tale è l’emozione nel cantare questo brano, che mi tremano le gambe. Entro nel Team Pelù, dove, mi classifico tra i finalisti del Team. Ringrazio ancora di cuore Piero Pelù, per avere esaltato in diretta le mie doti cantautorali, dopo la mia ultima esibizione nel programma.
Ritornata alla quotidianità, riprendo a studiare musica, tra varie interruzioni, e a suonare in giro. Qualche mese dopo, vengo contattata per la trasmissione tv su RaiUno “Domenica In” nella kermesse musicale “Ancora Volare” e sono poi ospite, qualche mese dopo di Luca Barbarossa nel programma Radio Social Club a Radio Raidue. Successivamente conosco Federico Zampaglione, che decide, dopo avermi ascoltato suonare dal vivo, di portarmi in open act nel Tour 2015 dei Tiromancino. Intanto, nel Febbraio dello stesso anno, sono Testimonial del Brand Coconuda con la mia canzone Tatuami, che diventa la colonna sonora dello spot pubblicitario tv. È per me una grande sorpresa ed una grande gioia che lo stilista Fabio Coconuda, scegliesse un mio brano.
Qualche mese dopo, ci sono due collaborazioni importanti: il brano “E Già Mi Sento In Vacanza” featuring Clementino e la rivisitazione in chiave tecno rock, della famosissima canzone “Le Ragazze Fanno Grandi Sogni”, in duetto proprio con l’immenso Edoardo Bennato, autore del brano. Stento a crederci ancora oggi, che Edoardo abbia accettato di cantare proprio con me! Un grande sogno che si è realizzato.
Nei mesi successivi, ricevo il Premio Penisola Sorrentina e nel Novembre 2018, con “Cercasi Felicità”, sono tra le tre vincitrici del prestigioso Contest Fiat Music organizzato e condotto dal grande Red Ronnie al Teatro Ariston di Sanremo.
Per chi legge, so che può sembrare tutto bello, ma dietro ogni traguardo, c’è sempre stato tanto sacrificio e anche tante difficoltà. Ci sono stati non pochi momenti di sconforto e sofferenza, per questo forse assaporo di più ogni piccolo risultato che raggiungo. Quindi per me, che in quel periodo attraversavo un momento delicato della mia vita, poter salire sul palco del Teatro Ariston e vincere addirittura,è stata un’ emozione mista ad adrenalina, così forte, che credo di non aver dormito per giorni.
Da Sanremo, ritorno alla mia vita, fatta sempre di alti e bassi, sempre di corsa, e, tra qualche live e qualche lezione di canto, mi rimetto sui libri a studiare musica. Successivamente, scrivo la colonna sonora del progetto del “Calendario Donne in Difesa”, nobile iniziativa contro la violenza sulle donne.
Ad Aprile, dopo qualche mese di stasi, vinco con il mio brano “Identità Entità” il Festival della Canzone d’Autore Discanto in Toscana, dove ricevo anche il Premio Speciale per la Migliore Presenza Scenica. È una grande soddisfazione, perché ci sono tanti talenti e non me lo aspettavo.
Il mese successivo, vengo scelta da Grazia Di Michele, tra le sei cantautrici italiane che si alternano sul palco del Teatro Summarte per il Mia Martini Festival. Ricevo successivamente il Premio Sinfonie d’Autore per le mie canzoni e il Premio Campania per la sezione musica come voce femminile dell’anno.
Qualche giorno fa, dopo circa un anno di assenza, pubblico una mia interpretazione, in lingua spagnola, della canzone napoletana “Indifferentemente”, brano capolavoro del 1963. I
Infine, dopo questo racconto in cui cerco di riassumere il mio percorso musicale, posso concludere che sicuramente non è stato un percorso in discesa e che di certo non lo è tuttora. Insieme a queste soddisfazioni raccolte negli anni, ci sono state tante delusioni e tanti momenti di scoraggiamento che, a volte, mi hanno anche fatto addirittura pensare di appendere la chitarra al chiodo. Ma poi, ho sempre sentito una forza da dentro, la forza dell’amore puro che ho per la musica. Quella necessità perenne e costante di abbracciare la mia chitarra e perdermi. Di scrivere canzoni sempre nuove. Di mettermi sui libri di musica per ore, dopo aver lavorato, stanca, cercando la concentrazione, per migliorarmi. Quella forza, che non sai da dove proviene, ma che senti dentro di te e che non ti fa gettare la spugna. Faccio musica perché la amo e so che lei, non mi lascerebbe mai sola. Faccio musica perché forse è quello che so fare davvero. Leggere la gioia sul viso di chi mi ascolta quando canto e suono, mi riempie il cuore. Sia che su grande un palco, che in un piccolo pub, che nella mia stanza, imbraccio la mia chitarra e… la musica c’è.
Veramente bravissima e speciale!