Il 2020 è stato un anno unico e particolare nella storia dell’umanità, caratterizzato dalla pandemia da Coronavirus. Ma pure quello che ha visto Xiaomi raggiungere un importantissimo obiettivo, seppur con tutte le difficoltà economiche che l’emergenza sanitaria ha portato con sé. Sì perché, come i recenti dati vanno a confermare, l’azienda cinese è riuscita a superare il gigante Apple nel terzo quadrimestre dell’anno e ad imporsi di conseguenza come terzo produttore di smartphone al mondo.
Come potete verificare anche voi sulle pagine del portale Slashgear, il sorpasso di Xiaomi ai danni del colosso di Cupertino è stato certificato da Gartner, che riporta che la società orientale avrebbe venduto 44,405 milioni di unità a livello mondiale. Si tratta di 4 milioni in più rispetto ad Apple, che è andata a fermarsi a 40,598 milioni con una quota di mercato dell’11,1%, vale a dire solo un punto percentuale in meno rispetto al competitor della Cina.

Al primo posto della classifica – visibile pure nell’immagine poco più in alto in questo stesso articolo – troviamo ancora una volta la sudcoreana Samsung – in aria di Galaxy S21 per il 2021 – con le sue 80,816 milioni di unità vendute a livello mondiale, utili per incrementare la sua già consistente quota di mercato di 7 punti percentuali rispetto a quelli fatti registrare nello stesso periodo lo scorso anno. Nonostante le restrizioni imposte dagli USA del presidente uscente Donald Trump, Huawei è riuscita a rimanere saldamente ancorata al secondo posto con il 14,1%. In questo caso, però, la quota di mercato è in calo di quasi due punti percentuali rispetto al Q3 del 2019.
Di certo il traguardo raggiunto da Xiaomi è motivo di grande orgoglio per i vertici della compagnia, nonostante la sfida con Apple non sia del tutto chiusa. Il motivo è da ricercarsi nel lancio di iPhone 12 e di tutte le sue varianti – Mini, Pro e Pro Max – avvenuto tra ottobre e novembre, il cui impatto si farà sentire solo nel Q4 2020, quando verranno conteggiate le vendite nella loro totalità.