Se Succede Qualcosa, Vi Voglio Bene è la sorpresa dello streaming di fine novembre. Lontana dalla ricchezza traboccante di The Crown e dalla genialità ossessiva de La Regina degli Scacchi, ritaglia il suo posto su Netflix grazie alla potenza di un’arte animata lontana dalle parole. In poco meno di dodici minuti, Se Succede Qualcosa, Vi Voglio Bene disegna una vita intera e la privazione di essa, con gli effetti di un dolore paralizzante al quale si sopravvive per inerzia.
La storia si snoda tra le animazioni di acquerelli o schizzi in bianco e nero, che in un fluire ininterrotto raccontano del dolore di una coppia per la perdita della figlia in una sparatoria scolastica. Al presente dei genitori, rinchiusi ciascuno nella propria sofferenza, si sovrappongono più piani diversi. C’è il passato di una vita familiare felice, arricchita dalla nascita di una bambina, dal suo crescere sana e allegra, animata da passioni e normalità infantile e infine stroncata da un atto di furia criminale e orribilmente cieca. E c’è la realtà intermedia del gatto di famiglia, che insieme all’immagine incorporea della bambina scomparsa crea una sorta di metastoria con cui i genitori possono sia aprirsi al ricordo che riancorarsi alla realtà per accogliere una il dolore dell’altro.
L’animazione, splendida nei tratti essenziali dei suoi schizzi a matita, sa accentuare la profondità di ogni sentimento e trasmettere tutta la vulnerabilità che segue l’impatto di una tragedia. Se il nero è associato automaticamente al dolore, il bianco è un’espressione eloquente del senso di vuoto che attanaglia i genitori della bambina. Per Youngran Nho, responsabile dell’animazione in Se Succede Qualcosa, Vi Voglio Bene, lo scarno contesto visivo che accoglie la storia è una rappresentazione dello stato d’animo dei personaggi. Il contrasto fra bianco e nero e gli sfondi ridotti all’osso danno conto della potenza del nulla rimasto nella vita di genitori che perdono un figlio. E neppure per un istante il corto soffre la mancanza di parole. L’intersecarsi e il sovrapporsi di figure, luoghi e ombre stilizzate sostituisce i dialoghi, esplicita le emozioni e crea un legame ideale con una bambina che può ancora colmare le distanze che la sofferenza ha imposto ai suoi genitori.
- La nostra Fire TV Stick più venduta, ora con il telecomando vocale...
- I dispositivi Fire TV Stick hanno molto più spazio di archiviazione...
Scritto da Michael Govier e Will McCormack, Se Succede Qualcosa, Vi Voglio Bene è stato fortemente voluto da Laura Dern (Big Little Lies, Storia di un Matrimonio, Piccole Donne), produttrice esecutiva del corto. Una sua recente intervista a Variety chiarisce in modo conciso ed efficace le motivazioni e l’essenza del progetto, parte di un più corposo impegno mediatico contro i casi di violenza scatenati dall’uso indiscriminato di armi da fuoco:
È un miracolo che [Se Succede Qualcosa, Vi Voglio Bene] abbia raccontato in modo così splendido e senza dialoghi una storia tanto importante, e per noi è stata una grande emozione poter raggiungere tutti. [Govier e McCormack] sono riusciti a immortalare il tema del dolore andando oltre l’animazione e oltre il film, un’esperienza davvero molto rara. Nessuno vuole parlare di questo, ed è incredibile che sia proprio questa la cosa cui tentiamo di sfuggire.
Di recente parlavo con un amico molto addolorato per una perdita prematura in famiglia, gli dicevo “Non è incredibile che si [spieghino le cose ai bambini] parlando di uccelli e api? Ci scherziamo, anche, e in realtà è tutto molto semplice se paragonato al mondo in cui parliamo loro del dolore, una lingua sconosciuta alla quale nessuno ci ha mai preparato”. Il modo in cui gli autori e gli animatori hanno catturato la storia del dolore non detto e di come viviamo con il ricordo è stato incredibilmente tangibile.