Un piccolo ma sentito sfogo di Morgan contro i fan dopo l’Audiolibro è arrivato alle prime ore del mattino. A fare da testimone è una poesia intitolata Il Mio Nulla, pubblicata a caratteri bianchi su sfondo nero e che Marco Castoldi attribuisce a Giuseppe Ungaretti.
Un “nulla”, quello rivendicato dall’ex Bluvertigo, che descrive il vuoto cosmico che lo ha risucchiato dal momento della pubblicazione dell’Audiolibro, uscito il 19 novembre come compendio personale che raccoglie inediti, elucubrazioni, ospiti, tributi e celebrazioni che si spostano dai grandi cantautori italiani ai giganti della musica internazionale.
L’Audiolibro di Morgan, agli occhi dell’artista, sarebbe passato in sordina dal momento che tra i fan non si vocifera alcunché sulla nuova opera di inediti che riempie 13 anni di silenzio dopo Da A Ad A (2007). Per questo Marco Castoldi si affida ai social per punzecchiare i follower con la sua frustrazione: “Da anni mi dite di pubblicare inediti e ora che l’ho fatto nessuno dice nulla”.
Un “nulla”, ancora, che un fan individua in quella risposta che si dà a chi ci chiede come stiamo. Morgan lo asseconda e aggiunge: “Anche quando nessuno te lo chiede”. Ciò che leggiamo tra le righe dei messaggi laconici dell’artista di Altrove è una solitudine viscerale che Morgan ha cercato di soffocare con la pubblicazione della sua nuova opera, ma quando il feedback tarda ad arrivare ecco che viene premuto il pulsante delle frecciate.
Delle parole attribuite ad Ungaretti non c’è riscontro, e probabilmente Il Mio Nulla nasce proprio dalla penna di Morgan che però non vuole riconoscersi meriti e scarica tutto sul poeta. Forse, ancora, Marco Castoldi prende in giro chi gli chiede l’appartenenza di quelle poche frasi.
Probabilmente è proprio l’appartenenza di un pensiero a scatenare le parole di Morgan contro i fan dopo l’Audiolibro: ha pubblicato delle nuove cose da dire e questa volta nessuno sembra averle ascoltate.