Sarà disponibile dal 4 dicembre il suo nuovo album. Claudio Baglioni racconta In Questa Storia Che è La Mia in conferenza stampa e lo descrive come un album “fatto a mano”, interamente suonato e composto con sincerità.
In Questa Storia Che è La Mia è un invito a rivivere la nostra storia e Baglioni stesso ne parla come “una spinta a rileggere la nostra storia. La storia di ciascuno di noi, di queste pagine di musica e parole, che abbiamo scritto e vissuto insieme, e di questo tempo che – sebbene non si leggano – porta anche le nostre firme”.
14 brani, 1 ouverture, 4 interludi piano e voce, 1 finale: il fil rouge è l’amore in ogni sua sfaccettatura, dal sentimento umano a quello universale in quanto forza straordinaria che muove il mondo: “Che l’amore domini il mondo in questo momento è una speranza, uno slogan da portare avanti. Non parlo dell’amore utopico ma del piccolo amore che germoglia, spinti dal concetto che da soli non si va da nessuna parte”.
Baglioni racconta In Questa Storia Che è La Mia in ogni sua fase di lavorazione: è un disco nel quale ha messo tutto se stesso, che arriva a 7 anni dal precedente, ConVoi. Ha lavorato sulla scrittura e sulla struttura del disco, sulle linee melodiche e sui processi armonici. Ha curato personalmente gli effetti sonori delegando all’elettronica solo la rifinitura delle atmosfere. I 14 pezzi presenti nell’album sono stati suonare interamente da un gruppo di musicisti: in questo modo è la musica, reale e concreta, ad essere grande protagonista dell’atteso ritorno di Claudio Baglioni.
“Un album ideato e composto come una volta. Vero, sincero, fatto a mano e interamente suonato. È un progetto al quale ho dedicato tutto me stesso, a partire dalla scrittura, strutturata come non accadeva da tempo, su linee melodiche e processi armonici che la musica popolare, sembra offrire sempre meno. Le sonorità sono tutte vere – nel senso di “acustiche” – basso, batteria, pianoforte, chitarre, archi, fiati, voce e cori – e il ricorso all’elettronica è stato dedicato, esclusivamente, alla cura degli effetti suono e delle atmosfere. Ne sono venuti fuori quattordici pezzi suonati dalla prima all’ultima nota, da un gruppo di musicisti straordinari, che fanno quello che ci si aspetta da loro: suonare con tutta la creatività, l’invenzione, l’energia e la passione – in una parola: la musicalità – che hanno dentro”.
Il singolo attualmente in rotazione radiofonica è Io Non Sono Lì; è disponibile anche il video ufficiale per la regia di Duccio Forzano. “Io non sono lì. Esserci o non esserci. Esserci e non esserci. Il compositore, il musicista, l’interprete che si avvicendano e si sovrappongono per diventare uno stesso personaggio: l’unico solitario protagonista di una storia che gira, suonando senza tempo, tra i leggii di un’orchestra di ricordi”, racconta Baglioni a proposito del singolo, esplorando i significati del relativo videoclip. Duccio Forzano è uno dei registi televisivi più apprezzati. Baglioni ha fatto con Forzano i suoi due ultimi Festival di Sanremo e un concerto all’Arena di Verona ma al momento non è in programma un programma TV, nonostante a volte i due ne parlino.
I concerti di Claudio Baglioni nel 2021
Nel 2021 Baglioni si esibirà in concerto, recupero dei live attesi nel 2020. L’artista rivolge un pensiero anche ai lavoratori del mondo dello spettacolo in difficoltà in seguito all’interruzione dei concerti:
“Non ho ricette, tranne quella di operare immediatamente. Bisogna rimboccarsi le maniche e cercare di provvedere autonomamente. Io e alcuni colleghi lo abbiamo fatto anche con sottoscrizioni personali. Oltre al sostegno economico c’è anche il dovere di andare a cercare nuove forme. Non sono d’accordo con chi dice che non si possano fare in streaming o in TV”.
Versioni e contenuti dell’album In Questa Storia Che è La Mia di Claudio Baglioni
L’album sarà disponibile in 5 versioni fisiche, oltre alla versione digitale:
CD singolo (14 canzoni inedite)
2CD deluxe (14 canzoni inedite, 4 brani in versione acustica, foto esclusive)
2LP 180gr black (14 canzoni inedite)
2LP 180gr black – deluxe (14 canzoni inedite, 2 brani in versione acustica, foto esclusive)
2LP 180gr black – deluxe Esclusiva Amazon (14 canzoni inedite, 2 brani in versione acustica, foto esclusive e poster autografato).
La riflessione di Claudio Baglioni su In Questa Storia Che è La Mia
“In In Questa Storia Che è La Mia c’è anche un’altra storia. Personale e comune al tempo stesso; particolare eppure, per molti aspetti, universale. Per “fotografarla” ho utilizzato due ottiche diverse: un grandangolo e un teleobiettivo. Il primo, mi è servito a fissare – in un unico scatto, dalle dimensioni e dal respiro di un grande affresco – questi cinquant’anni nei quali musica e vita si sono intrecciate, in una maniera e con esiti che mai avrei immaginato possibili.
Il secondo, l’ho utilizzato per riuscire a scovare, tra le pieghe di stagioni, giorni e ore, quei particolari – attimi, incontri, persone, luoghi, cose, ma anche sensazioni, emozioni, pensieri, sogni – che hanno dato profondità, qualità, sapore, profumo e significato a questa strada, così lunga e sorprendente, per molti tratti percorsa vicino e forse accanto alle persone che ho, in qualche modo e in qualche mondo, incontrato.
In Questa Storia Che è La Mia, dunque, è un album-narrazione – una volta, avremmo parlato di “concept album” – reale e immaginario allo stesso tempo. Non solo perché, nella memoria, ciò che abbiamo vissuto davvero e ciò che abbiamo semplicemente creduto, desiderato o sperato di vivere, si fondono, ed è impossibile riuscire a separarli, ma, soprattutto perché, l’immaginazione – la capacità di creare, elaborare e sviluppare immagini: una delle facoltà più importanti di ogni essere umano – è energia e nutrimento indispensabile per un artista, colui, cioè, che vive e fa vivere sé stesso e gli altri della propria fantasia.
L’elemento che anima e muove tutta la narrazione è quel sentimento – dirompente e incomprensibile, che tutti viviamo senza mai conoscerlo e comprenderlo davvero – che chiamiamo amore. Amore personale e universale, reale e irreale, definito e indefinito allo stesso tempo.
Ripreso con il grandangolo, è quel sentimento universale che ci abita e, spesso, ci travolge tutti; colto, invece, dallo sguardo ravvicinato del teleobiettivo, si trasforma in una serie di visi, volti, voci, corpi, gesti dei quali tratteniamo in memoria quel dettaglio che ce li ha resi unici e indimenticabili”.