Abbiamo spesso sentito parlare di indice Rt, ovvero il valore che sta ad indicare il tasso di contagiosità dopo aver innescato le misure anti-Covid nel nostro Paese. Per una condizione accettabile, l’indice Rt deve mantenersi al di sotto di 1, o comunque aggirarsi intorno a tale valore. In termini nazionali, il criterio è sceso a 1,18, come pure in quasi ogni Regione la situazione si avvia verso un lieve miglioramento rispetto ai dati della scorsa settimana.
Come riportato da ‘repubblica.it‘, non ci sono territori in cui il quadro generale sia peggiorato al punto tale da richiedere una variazione del colore di appartenenza, né miglioramenti tali da far avanzare qualche territorio verso posizioni meno a rischio (trovate qui l’elenco delle Regioni più vicine al ritorno nella zona arancione). Una nuova classificazione potrebbe arrivare la prossima settimana, a partire dal 27 novembre, come predisposto dal ministro Roberto Speranza (ve ne abbiamo parlato in questo articolo di stamane). L’indice Rt sta scendendo progressivamente un po’ ovunque, ed in 4 Regioni addirittura sotto la soglia dell’1: Lazio (0,82), Liguria (0.89), Molise (0.94) e Sardegna (0,89). Discretamente bene anche la Calabria (1,06) e la Campania (1,1), così come l’Emilia-Romagna (1,14), la Lombardia (1,15) ed il Piemonte (1,09).
Le Marche sono a quota 1,17, la Provincia di Bolzano a 1,16, quella di Trento a 1,03, la Puglia a 1,24, la Sicilia a 1,14, la Toscana a 1,31, la Valle d’Aosta a 1,14 e l’Umbria a 1,06. Si tenga presente che l’indice Rt deve intersecarsi con il rischio, a propria volta derivante dalla combinazione dei 21 indicatori di cui molto si sente parlare in questi giorni difficili. Il parametro appare elevato in 17 territori, e per questo bisognerà tenere conto del dato Rt dei soggetti sintomatici per una nuova classificazione delle Regioni. Il discorso, al momento, è questo: speriamo la situazione nazionale possa ancora migliorare nel corso dei prossimi giorni.