C’è chiaramente parecchia attesa verso l’intervento del Ministro Speranza sulle zone rosse. O meglio, sulla nuova classificazione di queste ultime, che potrebbero essere destinate a un cambio di colore. A fare la differenza saranno i dati che arrivano dal fronte della sanità, con l’indice RT che fungerà da ago della bilancia.
Un abbassamento di questo specifico valore permetterebbe un piccolo allentamento delle misure restrittive imposte alla popolazione. Sebbene non ci sia da cantar vittoria, con la battaglia per sconfiggere il covid-19 è ancora nel pieno del suo svolgimento.
Gli occhi sono al momento puntati tutti sugli ultimi giorni del mese di novembre. Sarà questo il frangente durante il quale il Ministro Speranza e le zone rosse avranno il loro personalissimo rendez-vous. Per la precisione, il giorno clou indicato dal dpcm attualmente in vigore sarà quello del 27 novembre.
Sarà in questa giornata che avverrà la nuova classificazione, che non esclude la possibilità di cambi di colore. Per quanto ci sia scetticismo sulla possibilità di una riduzione delle limitazioni prima del 3 dicembre, data di scadenza naturale del decreto del Presidente del Consiglio.
Ministro Speranza e zone rosse, a breve nuove valutazioni
Quali sarebbero le modifiche qualora le indicazioni del Ministro Speranza sulle zone rosse dovessero portare a un cambio di colore? Ricordiamo che al momento, per le aree in allerta massima, sono vietati gli spostamenti senza autocertificazione che attesti comprovate esigenze lavorative o di salute. Unitamente al passaggio alla DAD per quanto riguarda le scuole e allo stop dello sport, con l’unica eccezione dell’attività fisica individuale e nei pressi del proprio domicilio.
Meno stringenti le norme per le aree arancioni, per quanto non dissimili da quelle appena illustrate. In questo caso è infatti possibile spostarsi all’interno del proprio comune senza autocertificazione, ma solo tra le 5 e le 22. Nessuno spostamento è consentito fuori regione, a meno che non ci siano anche in questo caso motivazioni legate a lavoro o salute. Si può far visita agli amici, sebbene sia caldamente consigliato evitare di avere contatti con persone non conviventi.
Anche lo sport beneficerebbe di una maggiore libertà, sebbene nel rispetto del consueto distanziamento. Divieto di assembramenti che chiaramente permane, sebbene sia possibile effettuare attività all’aperto, con accesso anche ai parchi. Ma sempre e soltanto nella parentesi temporale compresa tra le 5 e le 22.