Ce lo si aspettava, quasi, quando il video di Prisoner di Miley Cyrus e Dua Lipa è stato annunciato con un teaser fatto di pelle e liquami rossi. Lo hanno fatto nelle ultime ore e dalla mezzanotte le due artiste hanno mantenuto la promessa. Il pezzo è sulla linea di Midnight Sky: fa il verso agli anni ’80, ammicca in direzione di Blondie e della disco music, fa capolino dalla dance più estrema di Madonna e si macchia con gli sputi di Johnny Rotten. No, non quello dei Sex Pistols. Parliamo del John Lydon risorto con i Public Image Ltd, più fiacco nel fisico ma non nell’ossessione.
Ecco, dunque, che Prisoner di Miley Cyrus e Dua Lipa ha quel beat trascinante che batte fortissimo, il basso che gioca sulle ottave come nella migliore tradizione disco e funk, ha la potenza della dance e il potere delle citazioni. Sì, perché nella linea melodica riconosciamo un occhiolino strizzato a Physical di Oliva Newton John e I Was Made For Lovin’ You dei Kiss. Non è tutto.
Dua Lipa e Miley Cyrus viaggiano a bordo di un bus, quelli che le grandi rockstar allestivano come proiezioni delle loro case e dentro i quali consumavano birra, cibo, orge e cambi d’abito. Un riferimento, probabilmente, a quel bus in cui Miley Cyrus ha riferito di aver abitato da bambina per seguire il padre. Devono arrivare al club e i loro vestiti sono imbrattati di amarena. Non importa, salgono sul palco, sparano la loro musica e quasi rivediamo quel Sid Vicious che sul petto si incide la scritta “Gimme a fix” con una lametta.
Con il video di Prisoner di Miley Cyrus e Dua Lipa riscopriamo quel mondo perduto e dimenticato: il sudore e la fatica, l’adrenalina di viaggiare per interi continenti fino allo sfinimento, solo per il rock.