Dopo un gran numero di rumor e anticipazioni, la vendita di Honor da parte di Huawei è cosa fatta. L’ufficialità della cessione a nuovi proprietari è giunta nelle ultime ore ed è stata riportata ache dal sito Huawei Central. Le notizie relative alla transazione non sono moltissime ma vale la pena esaminarle anche per capire quale potrebbe essere il futuro del brand cinese.
Ad acquisire il marchio Honor è stata la Shenzhen Zhixin New Information Technology Co.Ltd: si tratta di un consorzio formato da oltre 30 agenti e rivenditori asiatici che ora avranno la proprietà assoluta del marchio produttore di smartphone e altri dispositivi come smartwatch e smart TV. Huawei non manterrà alcuna quota della società e dunque si chiamerà totalmente fuori dal marchio di riferimento.
Attraverso alcune dichiarazioni, i vertici di Huawei hanno chiarito che la vendita di Honor è stata pianificata nell’ottica di salvare l brand, in particolare i lavoratori, i fornitori e vari partner. Allo stesso tempo, l’operazione ha lo scopo di preservare anche i consumatori finali e continuare a garantirgli ottimi servizi pre e post vendita. Le figure al vertice dell’azienda non cambieranno e Geroge Zhao, presidente di Honor, sarà ora l’amministratore delegato (CEO) del marchio. La vendita sarebbe avvenuta per una cifra pari a circa 15,2 miliardi di dollari.
La buona notizia a seguito della vendita di Honor potrebbe essere la seguente: il brand, non essendo più sotto l’influenza di Huawei e dunque del suo ban subito dal 2019 dal Governo USA, potrebbe riprendere ad integrare sui suoi smartphone i servizi Google (GMS) e il Play Store. Solo nelle prossime settimane, magari ad inizio 2021 tuttavia capiremo quale saranno le nuove strategia di espansione del marchio. Quest’ultimo potrebbe pure essere maggiormente confinato in Cina e altri paesi asiatici e non espandersi più globalmente come fatto fino a questo momento. Per il momento si tratta solo di ipotesi naturalmente, attendiamo conferme o smentite al riguardo.