È un’Italia in costante “aggiornamento” quella di questa fine di 2020. Dopo Campania e Toscana, un’altra regione è pronta ad aggiungersi alla lista delle regioni con restrizioni elevate. L’Abruzzo diventa zona rossa da martedì: la regione che affaccia sul mar Adriatico diviene così un’ulteriore regione che limita gli spostamenti dei propri cittadini. Come sempre, la causa è da ricercare nel numero di contagi in crescita, che rischia di minare il sistema sanitario locale. E, per evitare il collasso degli ospedali e la saturazione dei posti in terapia intensiva, si prova quindi a limitare i contatti della popolazione.
Abruzzo in zona rossa da martedì dunque, con lo stop che arriva per diverse tipologie di attività. Non sarà però un blocco totale alla stregua di quanto avvenuto in primavera, con le maglie (per quanto riguarda i commercianti) che sono state allentate. Andiamo dunque a dare uno sguardo a quali saranno le conseguenze delle ultime disposizioni, che entreranno in vigore nei prossimi giorni.
Abruzzo zona rossa da martedì, cosa c’è da sapere
L’Abruzzo in zona rossa da martedì si traduce in chiusure più o meno generalizzate. Salvi i commercianti impegnati nella vendita di beni di prima necessità, così come anche edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri.
Blocco per le attività legate alla ristorazione, con la chiusura di bar e ristoranti. È invece consentito il servizio d’asporto: le limitazioni, in questo caso saranno fissate a partire dalle 22.
Spostamenti vietati per la popolazione, che non potrà muoversi neanche all’interno del proprio comune. Salvo le dovute eccezioni del caso, dettati da comprovate esigenze lavorative o da motivi di salute o di assistenza a persone non autosufficienti. Per questi casi sarà comunque necessaria l’autocertificazione da esibire agli eventuali controlli effettuati dalle forze dell’ordine disposte sul territorio.
Didattica a distanza estesa a tutte le scuole, di ogni ordine e grado, mentre lo sport subisce uno stop generalizzato. Autorizzata soltanto l’attività all’aperto per singola persona, e nei pressi del proprio domicilio.
Le restrizioni saranno valide fino al prossimo 3 dicembre, data di scadenza prefissata per l’ultimo dpcm pubblicato.