Nonostante il primo inquilino della Casa Bianca sia cambiato, il destino di Huawei è ancora incerto per via del ban USA. Giusto che il produttore cinese voglia cautelarsi, e che lo faccia nel miglior modo possibile, magari accaparrandosi la collaborazione di Qualcomm per i suoi prossimi top di gamma, a partire dai Huawei P50.
Come riportato da ‘gizmochina.com‘, l’azienda statunitense di ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni senza fili aveva richiesto giorni fa di poter tornare a fare affari con Huawei: secondo alcune fonti, Qualcomm alla fine sarebbe anche riuscita ad ottenere l’autorizzazione per fornire i propri chip al colosso cinese. Una notizia che, se confermata, farebbe tirare più di un sospiro di sollievo all’OEM della popolosa nazione dell’Asia Orientale, e che diventa ancora più preziosa considerata la scelta di TSMC di fermare tutti gli ordini arrivati dopo il 15 maggio 2020, proprio a causa del ban USA. Qualora TSMC, bloccata dal governo americano, dovesse non poter più fornire le componenti di sua produzione a Huawei, allora potrebbe subentrare Qualcomm, distribuendo i propri chip al produttore cinese già a partire dalla prossima generazione di smartphone top di gamma, che dovrebbero prendere il nome di Huawei P50.
Il flagship dovrebbe essere pronto per il Q1 2021, e non essere più alimentati dai SoC Kirin, bensì dallo Snapdragon 875 di casa Qualcomm, a sua volta atteso per il Tech Summit 2020 del prossimo dicembre. Nel caso, il colpo per Huawei sarebbe di quelli grossi, che lasciano il segno. Staremo a vedere come evolverà la situazione, e soprattutto se l’insediamento di Joe Biden cambierà le cose in corso d’opera (l’auspicio è quello di una conciliazione tutto sommato amichevole, soprattutto da parte di Huawei, che comunque si è sempre difesa bene). Se avete domande da fare utilizzate pure il box dei commenti in basso.