Le novità del DPCM del 4 novembre sono state ampiamente illustrate nel corso degli ultimi giorni. L’Italia si divide sostanzialmente in diverse aree, differenziate a seconda del tasso di contagi. Un vero e proprio semaforo dinamico quello che caratterizzerà le diverse regioni, che potranno essere gialle, arancioni o rosse.
Ognuna di queste zone ha le proprie precise norme da rispettare. Per fare qualche esempio, nelle zone rosse non ci si potrà spostare tra comuni limitrofi, senza contare che per uscire sarà nuovamente necessaria l’autocertificazioni che comprovi necessità impellenti che giustifichino gli spostamenti in atto.
Più morbide le norme nelle altre situazioni, con le zone gialle e arancioni che avranno margine di manovra, sebbene sia comunque richiesta alla popolazione la massima cautela. Tutti i dettagli sugli obblighi e sui divieti sono contenuti nel documento ufficiale del DPCM del 4 novembre, consultabile a questo indirizzo. Ricordiamo che le disposizioni resteranno in vigore fino al prossimo 3 dicembre. Ma cosa accade in caso di contravvenzione?
DPCM del 4 novembre, le sanzioni
Multe salate e non solo per chi non rispetterà le disposizioni del DPCM del 4 novembre. Si parte dal coprifuoco, istituito a livello nazionale a partire dalle 22. In questo caso la multa comminata – nel caso manchino le comprovate esigenze lavorative o di ritorno al domicilio (oltre poi ai casi di emergenza) – sarà di 280 euro. Una cifra che verrà raddoppiata a 560 euro qualora il contravventore sia recidivo.
In caso di violazione della quarantena si sfocia nel penale: scatta infatti la denuncia – che può sfociare nell’accusa di delitto colposo contro la salute pubblica. Il tutto si traduce in una pena detentiva dai 3 ai 18 messi, a cui va aggiunta una multa che oscillerebbe tra i 500 e i 5.000 euro.
Sanzioni chiaramente pronte a scattare anche per chi non usa i dispositivi di protezione personale. La mascherina andrà indossata sempre, a meno che non si sia impegnati a mangiare o bere, con le multe che in questo caso oscilleranno tra i 280 e i 560 euro. Incentivi più che efficienti per spingere la popolazione all’attenzione massima, nel rispetto della propria e dell’altrui salute.