Si è saputa imporre grazie alla forza di una storia entusiasmante, a un’interprete straordinaria e all’efficacia imbattibile del passaparola. La Regina degli Scacchi, su Netflix dal 23 ottobre, è a tutti gli effetti la serie del momento, una delle migliori produzioni di un anno seriale già ricco di soddisfazioni. Il successo della miniserie, creata da Scott Frank e Allan Scott sulla base del romanzo di Walter Tevis The Queen’s Gambit, lascia però un pizzico di nostalgia.
Negli ultimi giorni, infatti, alcune testate hanno riproposto un’intervista concessa da Scott all’Independent nel 2008, in cui si discute dell’adattamento cinematografico di The Queen’s Gambit al quale Heath Ledger avrebbe dovuto collaborare nel periodo della sua morte. Tutti sanno che Heath prendeva farmaci su ricetta, e che da ragazzo aveva problemi di dipendenza, si legge in un estratto dell’intervista riportato da IndieWire, e legato al motivo per cui l’attore si sarebbe interessato alla storia di Beth Harmon, che ne La Regina degli Scacchi mostra i segni di un simile tipo di dipendenza. Il settore cinematografico ha perso un vero talento. Sono convinto che sarebbe stato un regista straordinario, si legge ancora.
È stato proprio Allan Scott a scrivere la sceneggiatura della versione cinematografica di The Queen’s Gambit. Avrebbe dovuto essere affiancato alla regia da Michael Apted, il quale poi ha passato la palla a Bernando Bertolucci. Dal rifiuto di entrambi è sorto in un secondo momento l’interesse di Heath Ledger, il quale si è rivolto a Scott per chiedere di dar vita a una collaborazione. Fra quei tre, era proprio Heath quello con cui volevo lavorare, riporta l’estratto dell’intervista concessa all’Independent nel 2008. Si era appassionato al progetto. Era un giovane intenso e interessato e mi sono sentito subito coinvolto da lui. Abbiamo parlato molto a lungo del progetto al telefono, e poi abbiamo stabilito che ci saremmo incontrati di persona verso la fine dell’anno.
- Tevis, Walter (Author)
L’interesse dimostrato da Heath Ledger ha convinto Allan Scott del potenziale commerciale di The Queen’s Gambit, visto anche il tentativo dell’attore di affidare a Ellen Page il ruolo di Beth Harmon. Negli ultimi tre mesi ci siamo impegnati molto a lavorare alla visione che Heath aveva del film. Ho scritto bozze su bozze, lui mi dava le sue opinioni, poi ci siamo incontrati diverse volte qui e a New York, dove lui trascorreva molto tempo. Siamo arrivati al punto di mandare il copione a Ellen. Heath aveva un sacco di idee per il resto del cast, avrebbe coinvolto soprattutto i suoi amici attori. L’idea era di girare il film verso la fine del 2008.
La morte di Ledger, avvenuta il 28 gennaio 2008, ha segnato la fine del progetto. Secondo Scott Heath era il regista giusto, e la sua assenza ha convinto le parti coinvolte a porre l’adattamento in stand by. È stato poi Scott Frank a riprendere in mano e ampliare la sceneggiatura, offrendo così la materia prima da cui ha preso vita La Regina degli Scacchi di Netflix. Una miniserie che, come rileviamo nella nostra recensione, offre esattamente quel che si chiede in questo folle momento alla televisione migliore: una storia così irresistibile da chiuderci il mondo alle spalle.
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