Sono salite a 11, in questi giorni, le regioni a rischio chiusura elevato, alla luce del nuovo DPCM che potrebbe arrivare nella giornata di domani. Non solo il valore RT a determinare le aree più delicate in aree, per le quali potrebbero essere stabiliti blocchi per gli spostamenti, dopo alcune notizie che ho condiviso con voi sulla questione la scorsa settimana. Vediamo dunque come sta evolvendo la situazione in Italia, considerando che Conte in Senato oggi 2 novembre ha anticipato a tutti che le stesse regioni verranno suddivise in tre gruppi.
Le regioni a rischio elevato di chiusura e le tre fasce possibili
Quali sono i “gironi” che determineranno le regioni a rischio elevato di chiusura, con relativa differenziazione per le misure restrittive da applicare? Secondo i dati trapelati fino allo scorso fine settimane, le aree più delicate per il Paese sono ad oggi Abruzzo, Basilicata, Veneto, Liguria, Val D’Aosta, Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana. Importante evidenziare che non si parli esclusivamente di contagi, ma anche di trend di crescita per la diffusione del virus, fino ad arrivare alla densità. Un RT elevato, inoltre, indica anche alcune inevitabili difficoltà per quanto concerne il tracciamento.
Nella seconda fascia troviamo invece Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Molise, Umbria e nelle Province autonome di Bolzano e Trento. Due osservazioni da fare qui, a partire dal fatto che si tratti di regioni a rischio chiusura moderato, ma che al contempo siano vicine a finire nel primo gruppo descritto in precedenza. In secondo luogo, ci sono situazioni specifiche come la Campania, dove sono state già adottate misure ancora più restrittive rispetto a quelle imposte dal governo.
Nelle altre regioni, invece, la situazione appare al momento più gestibile e alcune misure saranno sicuramente meno restrittive. Tuttavia, il coprifuoco anticipato alle 21 e la chiusura dei centri commerciali nei weekend dovrebbero essere misure valide per tutti. Non solo per le regioni a rischio chiusura.