L’ultimo dpcm era particolarmente atteso dagli amanti dell’attività sportiva. I nuovi protocolli per le palestre, le piscine e in generale per tutto l’ambito sportivo rischiavano di portare a un nuovo blocco. Uno spauracchio momentaneamente tenuto a bada, sebbene il Premier Giuseppe Conte sia stato chiaro. Serve che tutti rispettino le regole si si vuole continuare a fruire dei servizi offerti dai centri sportivi.
Una situazione tenuta costantemente sotto monitoraggio. Non ci si può permettere disattenzioni di sorta, con i numeri dei contagi che continuano a salire in tutta Italia. E un’ulteriore impennata rischia di diventare una spallata insostenibile per gli ospedali, visto il conteggio dei ricoveri in costante crescita.
Arriva quindi una nuova stretta ai protocolli per le palestre e le piscine, con gli sportivi che saranno chiamati a nuovi sforzi.
Protocolli palestre e piscine, controlli a tappeto
La novità per i protocolli per palestre e piscine riguarda le norme da applicare durante gli allenamenti. Non si tratta più di consigli, come in precedenza, ma di obblighi veri e propri da rispettare. In primo luogo per limitare la diffusione del contagio da Covid-19, e in seconda istanza per evitare multe particolarmente salate.
Mascherine sempre indossate, con i controlli che sono serrati da parte degli organi competenti. In particolare i Nas dei Carabinieri hanno proceduto all’ispezione delle piscine, come riportato dalla Federazione Italiana Nuoto, con ben 105 controlli effettuati. Nessuna criticità evidenziata, sintomo evidente dell’attenzione riposta per evitare lo stop alle attività.
Ricordiamo rapidamente anche quelli che ormai sono obblighi per quanto concerne le palestre, oltre alle piscine. Necessario è il rilevamento della temperatura all’accesso delle strutture, oltre alla sanificazione degli attrezzi al termine del loro utilizzo. Ogni trecento metri quadri di area degli impianti è poi necessario un dispenser di gel igienizzante per le mani, con la distanza minima tra gli avventori che è di due metri.
La strada imboccata è quella giusta per far sì che non sia necessaria l’interruzione degli allenamenti per la chiusura delle strutture. Indispensabile però che tutti continuino a comportarsi nel rispetto delle norme.