E’ una pessima pagina quella scritta dal Governo con l’ultimo DPCM anti Covid-19. Le decisioni del Presidente Giuseppe Conte e dell’Esecutivo hanno determinato in tutta Italia lo stop dell’attività sportiva dilettantistica. Il DPCM consente invece che Sale Bingo, Sale Slot e Scommesse continuino a restare aperte pur con limitazioni d’orario.
E’ un provvedimento che ha già scatenato vivaci proteste. Tra i primi a scendere in campo contro il DPCM mortale per la pratica sportiva amatoriale ed agonistica sono stati il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti di Calcio Cosimo Sibilia ed il campione olimpico di pallanuoto Franco Porzio.
E’ assurdo che in un momento così drammatico per il nostro Paese, gli italiani debbano rinunciare allo sport mentre il DPCM li autorizza a frequentare le bische autorizzate dallo Stato. Un errore gravissimo che contribuirà ulteriormente alla depressione nazionale e punirà in modo rilevante le giovani generazioni private di una fondamentale possibilità di crescita e relazione.
La curva pandemica suscita fondate preoccupazioni. Limiti e restrizioni sono inevitabili. Ma perchè il DPCM cala la mannaia sulla pratica sportiva e salva le scommesse? Il gioco d’azzardo è una tassa sulla disperazione. Milioni di persone, nei momenti difficili, affidano al gioco l’illusione di poter sistemare i loro problemi. Un’illusione fallace. La morsa del gioco non perdona distruggendo persone, famiglie, aziende mentre lo Stato biscazziere incassa lauti introiti sotto forma di tasse e concessione.
Il Covid-19 poteva esser un’ottima occasione per chiudere qualche Sala Bingo, Slot e per dare una stretta anche a lotterie istantanee e grattini. Invece il DPCM punisce gli sportivi. Una sconfitta devastante per la nostra società.
Il gioco d’azzardo garantisce grandi entrate per lo Stato. E’ una tassa sulla disperazione. Credo che non sia etico che lo Stato lucri in questo modo sulle attese fallaci di persone in difficoltà economica. Peraltro trovo scandaloso che le Sale Bingo, per fare un esempio, siano aperte praticamente tutto il giorno e tutti i giorni. Dipendesse da me consentirei un’apertura in orari limitatissimi e soltanto per pochissimi giorni alla settimana
Lo sport serve alla vita le.scommesse no di che stiamo parlando ?
Capisco la rabbia per la chiusura dello sport dilettantistico, ma colpevolizzare un settore, quello del gioco legale, nel quale lavorano e vivono migliaia di famiglie italiane, mi sembra meschino e irrispettoso per le decine di migliaia di lavoratori del settore.