Il racconto della rinascita di Katy Perry arriva a qualche settimana dalla nascita della sua bambina, Daisy Dove, avuta da Orlando Bloom. L’artista ha anche rilasciato un album, Smile, che era quasi pronto prima dell’esplosione della quarantena che ha bloccato il mondo.
Nella lunga intervista che ha concesso a Rolling Stone, Katy Perry ha tenuto a sottolineare quanto il rilascio del nuovo album sia stata una vittoria, soprattutto per i fan che ora possono stringere tra le mani un disco, a qualche anno dalla delusione di Witness che non aveva riscosso i risultati sperati.
Una vittoria, quella di Katy Perry, che in queste settimane è del tutto personale. Se per i fan c’è un nuovo album da ascoltare, per lei c’è invece una bambina da stringere. La piccola è nata alla fine di agosto. Ad annunciarlo era stata l’Unicef, di cui l’artista è ambasciatrice insieme al suo compagno Orlando Bloom.
La quarantena ha stravolto i suoi piani, compresi quelli che riguardavano il suo album. I lavori per il disco erano già abbastanza avanti prima della chiusura totale e sono continuati anche nelle settimane del lockdown: “Sono tornata dall’Australia e dovevo girare un gran video per Daisies. Invece, sono passata alla modalità apocalisse. Ho finito il disco dalla camera da letto con mio cognato, che fa il produttore. Poi ho iniziato a mixarlo dalla mia auto, vicino alla spiaggia. L’ho trasformata nel mio ufficio”.
Smile ribalta l’ordine delle cose e arriva in un momento in cui la sofferenza è ai livelli massimi. Il racconto di Smile, che restituisce il mondo colorato al quale la Perry sente di appartenere dopo gli anni di impegno, è quello di un’artista che racconta la gioia e la speranza ma anche la resilienza. Nel disco, è presente anche un singolo dedicato alla figlia Daisy, What Makes a Woman.