Fedez ci mette i soldi, non solo la faccia, e invita i suoi colleghi a “un po’ meno parole e più concretezza”. Più che appelli inutili alle istruzioni e raccolte fondi sulle spalle dei comuni mortali, serve che chi ha incassato i soldi dei concerti rimandati li metta sul piatto.
Fedez si rivolge ai colleghi che riempiono palazzetti e stadi ma anche alle agenzie di booking che hanno incassato i soldi dei biglietti venduti – biglietti pagati dai fan – per concerti rimandati di un anno. Tali biglietti non godono del diritto di rimborso e quindi il denaro incassato con la vendita resta materialmente nelle casse delle agenzie, e degli artisti.
Il rapper pone l’attenzione su una verità molto scomoda per i vari Tiziano Ferro che si sprecano in appelli alle istituzioni e polemiche varie, condividendo le più lodevoli iniziative legate alle condizioni economiche dei lavoratori del mondo della musica e dello spettacolo. Peccato che a farlo con il portafoglio pieno facciano solo ridere, adesso più che mai, visto che ci ha pensato Fedez a confermare quanto già nell’aria.
Puntare il dito contro le agenzie di booking che hanno le casse piene di soldi, ottenuti con la vendita di biglietti per concerti rimandati, non basta. Adesso bisogna volgere lo sguardo agli artisti e lodare le iniziative di chi si priva del denaro incassato per sostenere tecnici e crew. Lo fa Fedez, lo fa anche Elisa.
Mentre Elisa si priva dei guadagni dei recenti concerti, Fedez ci mette il 100% dell’anticipo ricevuto per i concerti in programma e spiega che tutti i colleghi con concerti attesi negli stadi o nei palazzetti hanno ricevuto, già prima dell’annuncio delle date, un cospicuo anticipo in denaro per eventi che – forse – terranno il prossimo anno.
La sfida di Fedez è quella a tirare fuori questi soldi, o almeno una parte, per aiutare in modo concreto tutti coloro che lavorano all’allestimento dei concerti. “Un po’ meno parole e più concretezza”, è l’appello del rapper che fornisce la sua visione “disincantata” della situazione odierna.
Via Instagram, Fedez lancia la soluzione che artisti ed agenzie di booking possono mettere in atto da subito, senza attendere istruzioni da parte del Governo né leggi che difficilmente regolarizzeranno la situazione dell’immediato.
“Ho una visione abbastanza disincantata del mondo e credo che i politici non servano a un ca**o fondamentalmente. Quindi metto sul tavolo una soluzione che ho già proposto nei mesi scorsi, ma probabilmente non è stata vista. Utilizzo i miei spazi social per proporre una soluzione pragmatica che noi artisti possiamo attuare e le stesse agenzie di booking possono mettere in atto”.
Poi spiega la questione degli anticipi minimi garantiti che tutti gli artisti con concerti in programma nei palazzetti e negli stadi hanno sicuramente già percepito pur non essendo certi di svolgere questi spettacoli.
Il rapper mette a disposizione tutto il suo anticipo per istituire un fondo a supporto dei lavoratori del mondo della musica e invita i colleghi con il portafoglio pieno a fare lo stesso: è troppo facile dare fiato alla bocca senza far corrispondere gesti idonei alle proprie parole.
E allora che i vari Tiziano Ferro, Cesare Cremonini, Ultimo e tutti gli altri ci mettano i soldi oltre alle parole e contribuiscano realmente a salvare il loro stesso settore, aiutando in modo concreto i lavoratori che consentono lo svolgimento dei loro stessi concerti.
Elisa lo ha già fatto, privandosi dell’incasso del recente tour.
“Gli artisti di un certo calibro che fanno i palazzetti hanno nel loro contratto una cosa che viene chiamata ‘anticipo minimo garantito’, quindi tutti gli artisti che hanno rimandato i loro tour in qualche modo hanno percepito delle somme di denaro importanti. Io stesso che devo discutere il mio contratto di booking, metto a disposizione il 100% del mio anticipo dai tour per istituire un fondo per aiutare le maestranze della musica italiana. Se tutti gli artisti mettessero da parte il loro anticipo porteremmo un po’ meno parole e un po’ più di concretezza. Mi stento di dire lo stesso alle agenzie di booking che non hanno rimborsato i biglietti dei concerti che sono stati rimandati e che un po’ di soldini ce li hanno in cassa. Siccome l’evento fatto in Arena di Verona a settembre purtroppo non ha portato i risultati che ci si aspettava, potremmo unire le forze tutti assieme. Per quanto riguarda le agenzie di booking sarebbe bello se partecipassero anche loro e mi sto un po’ mordendo la lingua. Secondo me è una bella idea e se siamo in tanti viene una figata”.