Loredana Bertè attaccata sui social per aver invitato all’uso della mascherina, il dispositivo di protezione più discusso dal mondo complottista. Secondo il cosiddetto pensiero no mask, infatti, la mascherina sarebbe un bavaglio imposto dal governo per sottomettere la popolazione e, nel peggiore dei casi, dannoso per la salute.
Nell’ultimo round della lotta dei no mask contro “i poteri forti” il bersaglio è Loredana Bertè. La sua “colpa” è stata quella di scrivere un post in cui invitava i suoi follower a indossare la mascherina e rispettare il distanziamento sociale. Lei stessa, tra l’altro, ha ricordato di essere sempre stata la prima a non avere a cuore le regole della società. Soprattutto, Loredana Bertè riconosce che indossare il dispositivo di protezione sul viso non sia piacevole, ma conviene che in questo momento tutte le norme di sicurezza siano necessarie a scongiurare nuovi contagi.
La pandemia del Coronavirus, del resto, continua a dividere l’opinione pubblica tra negazionisti e non. Tra i primi, appunto, non mancano i no mask che non perdono l’occasione per lanciare i loro slogan contro ogni disposizione che venga dal governo. Il messaggio della voce di Sei Bellissima è, semplicemente, un invito a proteggersi per ritornare alla libertà: “Godiamoci questa ‘diversa’ libertà”, scrive l’artista, e questa cosa non piace.
Contro di lei insulti di ogni tipo, da “venduta” a “serva del sistema”, da “approvi la dittatura sanitaria” a “caduta nella trappola dei TG e degli innominati”, fino a “inutile schiava”, e tutti gli insulti ricevuti dopo il post roteano intorno allo stesso argomento. La “dittatura sanitaria” di fatto non esiste, eppure è il tormentone più gettonato dai no mask. Loredana Bertè, attaccata sui social, non ha ancora replicato e probabilmente non lo farà: dopo gli insulti sono arrivati i messaggi di solidarietà dei fan, che l’hanno difesa dagli attacchi più feroci delle ultime ore.