Carlo Ancelotti, dopo quattro turni, guida la classifica della Premier League con l’Everton. Dopo la brutta esperienza a Napoli nella passata stagione, Carlo Ancelotti sembra esser tornato in gran forma . I tifosi dei Toffees, questo il nomignolo dei sostenitori dell’altra metà del cielo di Liverpool, si godono la gloria ritrovata.
Gli uomini di Carlo Ancelotti sono stati protagonisti di una partenza sprint: quattro vittorie in quattro gare, con 12 reti all’attivo e 5 subite. Ovviamente, ed il primo a saperlo è proprio Carlo Ancelotti, non si può neanche lontamente immaginare di cantare vittoria dopo meno di un mese di competizione. Ma chi ben comincia è certamente a metà dell’opera.
Carlo Ancelotti ha voluto alla sua corte James, Doucoure ed Allan che a Napoli era stato tra i più vivaci leader dell’ammutinamento. Innesti importanti ai quali aggiungere la crescita di Calvert-Lewin. L’Everton è un club ambizioso. La proprietà sta realizzando un nuovo stadio ultramoderno e vuole lanciare la sfida ai concorrenti del Liverpool. Dopo anni di umiliazioni calcistiche anche l’altra sponda del fiume Mersey con Carlo Ancelotti ha rialzato la testa.
Sarà il campo a chiarire se si tratta di un fuoco fatuo e se sia scoccata la scintilla di un incendio destinato a bruciare i grandi club d’Albione. A cominciare dal City di Guardiola in piena crisi di gioco e di risultati. Le prodezze di Carlo Ancelotti non lasciano indifferenti i tifosi del Napoli,ultimo domicilio italiano del Re di Coppe.
Il matrimonio tra Napoli e Carlo Ancelotti è naufragato miseramente nonostante un potenziale tecnico da Scudetto. Una delusione terribile per chi immaginava che fosse giunto finalmente per il club di ADL il tempo di vincere qualcosa d’importantissimo. La squadra con Gattuso ha ritrovato equilibrio ed ha vinto la Coppa Italia. Al termine del calcio mercato è tornata tra le pretendenti al titolo, ma i sentimenti verso Carlo Ancelotti restano contrastanti: delusione, rammarico, rabbia?
Di certo, in Premier League, Carlo Ancelotti sta dimostrando di esser tutt’altro che un “tecnico bollito” o di voler solo aspirare a pensioni dorate. Nel pentolone a bollire finora ha messo tutti i suoi illustri colleghi.