Ormai ne siamo consapevoli, e forse eravamo pure preparati: i contagi da COVID-19 in Italia hanno ricominciato a salire. E a preoccupare inevitabilmente un po’ tutti. E se è vero che all’aumentare dei casi è sempre più difficile portare avanti un’opera di tracciamento dei contatti, allo stesso modo sappiamo che un’app come Immuni potrebbe rivelarsi assai utile in tal senso. Applicazione che, a differenza di quella britannica, non ha riscosso lo stesso successo nel Bel Paese, seppur dovrebbe essere scaricata e installata dal maggior numero di persone possibile per risultare effettivamente efficace.
In un clima di fisiologica tensione e incertezza, Immuni rappresenta un’arma immediata e indolore per monitorare e arginare i contagi da nuovo Coronavirus. Ecco perché il Ministero della Salute ha deciso di condividere con stampa e cittadini i dati su download, notifiche e utenti positivi dell’applicazione, direttamente sul sito ufficiale – potete verificarli anche voi fiondandovi a questo indirizzo. Così da spingere tutti i cittadini a seguire l’esempio.
I dati diramati sono aggiornati al primo ottobre 2020 e indicano che i download di Immuni si sono avvicinati ai 7 milioni – parliamo più precisamente di 6.679.118 -, mentre sono 5.329 le notifiche inviate agli utenti entrati in contatto con una persona positiva al virus, e 338 gli utenti positivi registrati. Il Ministero della Salute ribadisce che tutti i dati sono trattati garantendo l’assoluto anonimato degli utenti, spiegando che l’app inizia effettivamente a funzionare, soprattutto se andiamo a rapportare questi numeri con quelli fatti registrate nel mese di agosto – in cui i download erano circa 5 milioni e le notifiche poco più di 800.
Di conseguenza Immuni risulta installata su circa il 17% degli smartphone in circolazione sul suolo italiano, andando ad escludere quelli utilizzati dai minori di 14 anni. La percentuale è comunque ancora parecchio distante da quella ottimale del 60%, ma comunque incoraggiante in vista di una possibile seconda ondata. Nel frattempo, ricordiamo che a partire dal 17 ottobre l’app potrà essere utilizzata nelle prime nazioni europee – in particolare Germania e Irlanda – grazie al sistema Gateway.