Pupo in Russia è stato ritenuto un sovversivo. A raccontarlo è lui stesso attraverso un post sui social. L’artista spiega quanto avvenuto negli scorsi giorni in Russia, dopo il rilascio del suo nuovo brano, Fuori Dal Gregge, in duetto con Alan.
Il nuovo singolo di Pupo è stato pubblicato anche in Russia, lo scorso 18 settembre. Il brano, però, non ha passato il vaglio dei media ed è stato giudicato eccessivo ed estremo.
Il problema, per la Russia, si nasconde tra le parole “gregge” e “pecora” ma non solo: a far discutere stato anche il video in cui la pecora indossa una maschera antigas. Tutti questi elementi del brano e del videoclip ufficiale sono stati interpretati dai media russi come sovversivi e alle attività promozionali di Pupo nel Paese è stato messo un freno.
“Ebbene sì sono un sovversivo: in Russia alcuni passaggi di ‘Fuori dal gregge’, il mio duetto con Alan, sono ritenuti dai media, tra cui la Tass, troppo estremi. Parole come gregge e la pecora in maschera antigas del video non hanno passato le maglie della promozione e sono stati interpretati dai media come sovversivi”, scrive Pupo sui social.
In realtà il tutto è stato interpretato male. Le canzoni di Pupo sono ricche di metafore e di provocazioni ironiche e anche questo nuovo brano non fa eccezione. La sua voleva semplicemente essere una sfida ad affrontare uniti il Coronavirus, in quanto pandemia mondiale che coinvolge tutto. Il suo messaggio voleva essere un incoraggiamento all’unione per affrontare tutti insieme la lotta al Coronavirus.
Il risultato in Russia è invece stato quello di essere stato bloccato. La sua promozione è almeno interrotta e si attendono ulteriori aggiornamenti. Chissà che dopo il suo post sui social i media russi non decidano di ascoltare la sua versione sul significato del pezzo.
“Mi conoscete, metafore, ironia e provocazione sono la base del mio lavoro”, sottolinea Pupo sui social.
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Pubblicato da Pupo Ghinazzi su Mercoledì 23 settembre 2020