In cosa consiste l’assegno unico per ogni figlio a carico? Parliamo di un provvedimento ancora al vaglio del Senato, e per il cui via libero definitivo potrebbe volerci ancora un po’ di tempo. In ogni caso, si punta a convogliare in una sola agevolazione i vari bonus, gli assegni e le detrazioni spettanti alle famiglie con prole a carico. L’assegno unico spetterebbe ai nuclei famigliari con figli a carico (dovrebbero poter accedere i genitori a partire dal settimo mese di gravidanza fino al 21 esimo anno di età).
Come riportato dal ‘Corriere della Sera’, i requisiti per gli aventi diritto sono i seguenti: cittadinanza italiana, comunitari ed extracomunitari con regolare permesso di soggiorno (di lungo termine, di lavoro o di ricerca) che abbiano residenza nel nostro Paese da almeno due anni (pur non continuativi). Potranno accedere all’assegno unico per famiglie con figli a carico i lavoratori dipendenti, gli autonomi, i disoccupati ed i liberi professionisti. Sarà il nucleo familiare a decidere per l’erogazione della cifra dovuta (a partire da gennaio 2021), o se commutare la stessa in credito d’imposta. L’importo dell’assegno unico verrà stabilito in base a tre fasce di reddito (a loro volta certificate dall’ISEE), e maggiorato a partire dal terzo figlio (raddoppiato per i figli disabili).
Finora si è ipotizzata una cifra massima di 200 euro mensili per ciascun figlio: al raggiungimento dei 18 anni da parte del ragazzo, l’importo calerà in maniera progressiva fino ai 21 anni di età (potrà essere ricevuto direttamente dal figlio di maggiore età). Precisiamo che la cifra definitiva è da decidersi sulla base dei fondi stanziati (secondo il deputato del Pd Stefano Lepri, che ha provveduto a firmare il provvedimento con Graziano Delrio, si parla di almeno 7 miliardi di euro in più rispetto ai 15 attualmente riservati a bonus ed altri contributi familiari).