Povia attacca i giornalisti a seguito dei tantissimi titoli spuntati sulle principali testate online con riferimento alla manifestazione dei negazionisti no-vax che si terrà oggi, 5 settembre, a Roma. Dopo l’invettiva di Vasco Rossi e le blastate incontenibili del rocker di Zocca contro i complottisti e gli haters, arriva anche la risposta di Povia sia a tutti gli italiani convinti che il virus sia stato creato in laboratorio sia contro i giornalisti che hanno scritto, negli ultimi giorni, che avrebbe presenziato alla manifestazione di oggi.
In ben tre post Giuseppe Povia ha ribadito la sua non partecipazione alle manifestazioni dei negazionisti e si è scagliato principalmente contro le testate che ora, come lui scrive, potrebbero ricevere una querela.
Il suo nome è accostato a quello di Vittorio Sgarbi e del Generale Antonio Pappalardo come tre grandi presenze del corteo negazionista. “Un conto è parlare di UE, euro, utero in affitto e ‘immigrazìa’”, scrive Giuseppe: “ma da certe stupidate devo prendere le distanze“. In poche parole Povia sostiene di non aver mai appoggiato le teorie cospirazioniste sul COVID, sulle quali “anche gli alieni ridono”, e di non credere affatto che il vaccino serva a farci controllare col 5G secondo un oscuro disegno di Bill Gates.
“Non potrei mai andare in piazza con chi crede che il covid è stato inventato da Bill Gates e Anthony Fauci per controllarci con 5g, gps, big pharma e qualche alieno. (cit. Robert Kennedy), fa già ridere così. Un conto è contestare, denunciare e documentare cose che esistono come Ue, euro, utero in affitto, immigrazìa, debito pubblico in mano a stranieri, multinazionali che hanno più potere degli Stati, Mes, Recovery fund, trattati europei, governi tecnici che obbediscono a Bruxelles dove c’è un parlamento europeo che non può far cadere il governo europeo, come invece potrebbe fare ogni parlamento eletto dal popolo e tanti altri temi che mi appassionano, ma quando sento stupidate che non stanno in cielo e in terra (anche gli alieni ridono), allora devo prendere le distanze. Quando leggo: PV1A TI ZEI VENDUTO!1 TLGO IL LAIK!1, NN TI ZEGUIRO PIU!1 penso che sta gente soffra di cretinismo di rete. Ma questi hanno mai comprato un mio disco e capito davvero quello che canto? Io dico no. Non solo devono starmi lontano ma vorrei che sapessero che sistema e antisistema sono uguali, fanno leva sulla paura. I primi per un virus e i secondi sul potere occulto. In mezzo ci sto io che sto bene attento a quello che vado ad argomentare. Ciao scemi”.
“Lo fanno apposta?”, si chiede l’artista quando fa notare che i giornali parlano della sua presenza nonostante le ripetute smentite. L’ultimo post pubblicato da Povia è un attacco a Enrico Mentana e al giornale Open: “Sono tuo fan, ma per una volta chiedi scusa”. Il discorso si sposta su un certo tipo di giornalismo troppo concentrato sui like e troppo fedele a certi uomini di potere. Nel calderone finiscon anche Avvenire e Huffington Post.
Dopo aver più volte ripetuto di non essere complottista e di non abbracciare la causa dei negazionisti, Povia attacca i giornalisti che continuano a scrivere che sarà presente alla manifestazione di oggi e li minaccia di passare per le vie legali.