La Vita Bugiarda degli Adulti è arrivato negli Stati Uniti a poco meno di un anno dall’uscita in Italia, subito pronto a rinfocolare l’entusiasmo di un pubblico già conquistato dall’adattamento televisivo de L’Amica Geniale. E se una parte della stampa è parsa convinta che il romanzo fosse un’opera giovanile abbandonata per anni e rivista in tempi recenti, per un numero ben più consistente di critici The Lying Life of Adults è l’attesa conferma di un fenomeno niente affatto occasionale, un’opera matura che conferma la capacità dell’autrice di cogliere l’intensità e le molteplici sfumature dei sentimenti delle donne.
È raro che succeda ma, nel caso di Elena Ferrante e de La Vita Bugiarda degli Adulti, le lodi della stampa riflettono l’amore sviscerato dei lettori per gli universi spesso costrittivi, dolorosi ma irresistibilmente magnetici plasmati dall’autrice. L’ultima a darne conferma è stata l’attrice Natalie Portman, che in un post su Instagram ha ammesso di considerare la scrittura di Elena Ferrante come una droga:
La scrittura di Elena Ferrante è feroce e brutalmente onesta e del tutto come una droga. La quadrilogia de L’Amica Geniale e I Giorni dell’Abbandono sono fra i miei romanzi preferiti di sempre. Sono quei libri che, quando finiscono, ti fanno sentire triste, perché ti senti vicinissima ai personaggi e alle loro esperienze. Quindi la pubblicazione del suo ultimo romanzo, La Vita Bugiarda degli Adulti, è il massimo nella mia vita in questo momento, e sono molto entusiasta di immergermi nelle vicende di un’adolescente alle prese con la sua storia familiare. Vi va di leggerlo insieme a me e farmi sapere cosa ne pensate?
- Ferrante, Elena (Author)
Si coglie lo stesso emozionato entusiasmo nelle recensioni di alcune fra le principali testate britanniche e statunitensi. Il Guardian, ad esempio, parla de La Vita Bugiarda degli Adulti come di un racconto sbalorditivo e profondamente commovente di quel genere di saggezza, bellezza e conoscenza che mantiene la stessa insubordinazione dei volti risolutamente non armoniosi dei personaggi femminili. Per il New York Times, invece, è un sollievo quando l’autore di un capolavoro torna e dimostra di aver mantenuto intatto il proprio dono. Si sarebbe mai potuto mettere in discussione per Elena Ferrante […]? Forse no, ma per certi versi il successo rovina le cose.
Il prossimo appuntamento è quello con l’adattamento televisivo del romanzo, atteso su Netflix e frutto del lavoro congiunto di Elena Ferrante e Fandango. Altrettanto ambizioso è il progetto di portare sul grande schermo il romanzo La Figlia Oscura: a occuparsi dell’adattamento e della regia sarà Maggie Gyllenhaal, mentre il cast conta già sulla partecipazione di Olivia Colman, Dakota Johnson, Peter Sarsgaard, Jessie Buckley e Paul Mescal.
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