Non si parla d’altro nel settore gaming oggi 14 agosto: perché Fortnite non c’è più sull’app store Apple e neanche sul Play Store di Google? Non si tratta di un errore di natura tecnica, semmai della conseguenza del pugno duro di Epic Games contro i colossi del settore mobile Apple e Google appunto. Ricostruiamo esattamente cosa è successo da ieri 13 agosto, esattamente dal pomeriggio.
Ci eravamo lasciati con un down acclarato del titolo verificatosi proprio nella giornata di ieri, intorno alle ore 17. Come suggerito nei minuti del malfunzionamento, le difficoltà erano legate ad un aggiornamento all’apparenza innocuo, ossia un update che introduceva pacchetti in store economici per gli user. Questi ultimi avevano una specifica peculiarità: erano più convenienti perché prevedevano una transazione diretta con Epic Games, senza passare per l’intermediazione dell’Apple Store e neanche del corrispettivo Play Store. La cosa, naturalmente, non è andata affatto giù ai colossi di Cupertino e Mountain View che hanno parlato di violazione delle politiche dei loro “shop”.
In pratica se Fortnite non c’è più sull’App Store di Apple e sul Play Store è essenzialmente per una questione di accordi commerciali violati tra Epic Games e le società mobile statunitensi. Queste ultime reclamano il loro diritto di ricevere il 30% degli introiti delle transazioni in games del tanto noto e amato titolo.
Epic Games ha intrapreso una strada ben precisa attraverso lo slogan #FreeFortnite. Non a caso, come evidenziato nel tweet riportato in questo articolo, ha preso lo storico spot “1984” utilizzato da Apple per la promozione del lancio del suo primo Macintosh per evidenziare la volontà di rompere nuovamente gli schemi ora, proprio nel 2020, come ha fatto più 35 anni fa l’azienda di Cupertino compiendo una vera e propria rivoluzione.
Visto che Fortnite non c’è più su app store Apple e sul Play Store, i giocatori non potranno più effettuare aggiornamenti del loro titolo come fatto fino a questo momento. Di certo Epic Games metterà in campo altri strumenti per i futuri update che saranno presto comunicati. Intanto questo è il suo comunicato ufficiale per chiarire la personale posizione contro il monopolio Apple e implicitamente anche per quello di Google.