La riflessione di Ermal Meta sull’esplosione a Beirut e la figuraccia del sottosegretario Manlio Di Stefano

Tante sono le riflessioni sulla tragedia di Beirut... ma c'è anche chi manda un abbraccio alla Libia!

esplosione beirut

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Ermal Meta sull’esplosione a Beirut scrive: “Questo è omicidio”. L’artista è sempre attento alle notizie di cronaca e questa mattina lascia sui social un pensiero per le vittime dell’esplosione di Beirut.

“Che orrore”, è il commento di Ermal Meta che condivide su Twitter un’immagine delle macerie della zona del porto di Beirut (Libano), gravemente colpita da una serie di esplosioni nelle scorse ore.

L’artista aggiunge una riflessione sull’esplosivo rimasto incustodito pert anni: “2400 kg di sostanze esplosive incustodite per anni”. Poi commenta: “Questo è omicidio”.

Anche il sottosegretario degli esteri del Movimento 5 Stelle, Manlio Di Stefano, esprime cordoglio ma sbaglia Paese e il suo messaggio si trasforma in un argomento di scherno e polemica.

Il suo Tweet riguarda un abbraccio improbabile alla Libia. Ha sbagliato Paese e confuso il Libano con la Libia. Sui social glielo fanno notare e lui ammette la confusione ma si giustifica così: “Ma quale cavolata, ho semplicemente sbagliato a scrivere. Lavoro su Libia e Libano da anni come su tutto il MENA”.

Il post di Ermal Meta sull’esplosione a Beirut:


100 morti e 4.000 feriti, più di 100 dispersi, 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio e l’invito a lasciare la città per limitare al massimo l’inalazione di sostanze tossiche da parte del ministro della salute libanese Hamad Hasan. Papa Francesco prega per il Libano, la Francia invia medici e materiale sanitario utile ai soccorritori. L’esplosione di Beirut poteva essere evitata se quei 2400 kg di sostanze esplosive non fossero rimaste incustodite ma è tardi ormai per parlarne e il Libano conta le vittime.

Anche il sottosegretario degli esteri del Movimento 5 Stelle, Manlio Di Stefano, esprime cordoglio ma sbaglia Paese e il suo messaggio si trasforma in un argomento di scherno e polemica.

Il suo Tweet riguarda un abbraccio improbabile alla Libia. Ha sbagliato Paese e confuso il Libano con la Libia. Sui social glielo fanno notare e lui ammette la confusione ma si giustifica così: “Ma quale cavolata, ho semplicemente sbagliato a scrivere. Lavoro su Libia e Libano da anni come su tutto il MENA”.