Da quando ha lasciato NCIS al termine della quindicesima stagione, Pauley Perrette ha parlato a più riprese, anche se in modo vago e senza fare esplicitamente dei nomi, dei motivi che l’hanno indotta a lasciare il procedural di CBS nel 2018.
Dopo l’addio allo storico personaggio di Abby Sciuto, Pauley Perrette ha dichiarato di aver sopportato svariate aggressioni e un clima tossico sul set, anche a causa della presenza del cane di Mark Harmon che riteneva fosse un pericolo per tutti.
Ora l’attrice è tornata sull’argomento sulla scia del licenziamento da parte della CBS dello showrunner di MacGyver Peter Lenkov, in seguito alle denunce di comportamenti aggressivi dietro le quinte. Pauley Perrette ha ricordato via Twitter, in una serie di messaggi molto forti, come abbia vissuto una situazione simile durante i suoi anni in NCIS.
L’attrice accusa – senza farne in modo esplicito il nome – Mark Harmon ed altre persone della produzione di NCIS di aver usato un linguaggio razzista, misogino e omofobo, lasciando intendere siano queste le motivazioni che l’hanno spinta a lasciare la serie. Perrette sottolinea come nulla sia cambiato dopo le sue denunce al reparto risorse umane della CBS, perché tutti sono rimasti al loro posto e né Harmon né altri hanno subito conseguenze.
Commentando gli episodi emersi nella vicenda di Lenkov, la Perrette ha riscontrato delle similitudini con la sua situazione.
Alcune parole erano esattamente ciò che io e molti altri siamo andati a denunciare alle risorse umane della CBS riguardo all’abuso di quell’altro ragazzo per oltre un decennio, e lo supportate ancora nel mio vecchio spettacolo. Oh, sì #ISoldiSopraLaMorale come al solito.
Great reporting @VanityFair I’ve known about his abuse a long time. Some words were EXACTLY what I and SO MANY went to @CBS #HR about THAT OTHER GUY’S abuse for over a decade y’all STILL support him on my old show. Oh, yeah #MoneyOverMorals as usual: https://t.co/2U3lJubRUa
— Pauley Perrette (@PauleyP) July 21, 2020
Nonostante non faccia nomi, è chiaro che “l’altro ragazzo” a cui Pauley Perrette fa riferimento è proprio Harmon, protagonista e produttore di NCIS contro cui si era già velatamente scagliata in passato sostenendo che un suo ritorno nella serie sarebbe impossibile in sua presenza. In uno dei suoi tweet, peraltro, usa proprio le iniziali MH, ricordando come CBS abbia risposto alle sue denunce chiedendole se fosse in cerca di un aumento di stipendio: “Non volevo soldi, volevo solo che io e il mio gruppo fossimo al sicuro da lui“.
And good guy @LucasTill a beautiful truthful human, I too went to @CBS told about abuse by MH on set & I was asked THREE TIMES “are you asking for money?” I was like “Huh? No!” And I did NOT! I wanted me & my crew to be safe from him. I should’ve and given it to his other victims
— Pauley Perrette (@PauleyP) July 21, 2020
Riportando poi una conversazione con l’amica Sara Gilbert, Pauley Perrette si chiede come mai CBS non abbia mosso un dito contro Harmon, mettendo invece lei nella condizione di andarsene.
Perché lui è ancora lì e io invece no? Non ho avuto risposta. Lui è ancora lì. E ci sono cose così razziste, misogine, omofobe e crudeli che sono state dette sul set in quello spettacolo di cui non ho mai parlato perché il linguaggio è così cattivo. E vi siete chiesti perché ho smesso? Quei produttori sono ancora lì. Tutti loro. Compreso LUI.
Or as the brilliant small wonder @THEsaragilbert said to me when I told her “But @CBS said publicly my story was true” She said with wise steely eyed precision looking up into my tall giraffe naivety “SO? Why is he still there? And you’re not” I had no answer. He’s still there.
— Pauley Perrette (@PauleyP) July 21, 2020
Chiaramente la scelta di Pauley Perrette di lasciare NCIS dopo 15 stagioni non è avvenuta a cuor leggero e l’attrice, oggi cinquantunenne, non avrebbe probabilmente smesso di interpretare Abby Sciuto se la situazione fosse stata diversa. Dopo la rottura con NCIS è tornata a lavorare con CBS per la comedy Broke, che ha debuttato quest’anno ma è stata sospesa per bassi ascolti.
mah,per noi spettatori non è possibile dare un giudizio