Recensione F1 2020, il mondiale come non lo si vedrà in tv

Torna l'appuntamento con l'edizione videoludica del circus motoristico più seguito al mondo, con la competizione che si discosta dalla realtà

F1 2020 wallpaper

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Con F1 2020 torna ancora una volta la riproposizione del campionato mondiale di uno dei motorsport più seguiti in assoluto. Forse però non è giusto parlare di riproposizione, dal momento che quest’anno il gioco non segue pedissequamente le orme del circus motoristico reale.

La pandemia esplosa proprio a ridosso della prima data della competizione, nel mese di marzo, ha infatti portato a uno stravolgimento totale del calendario. Tra gare annullate, gare “sdoppiate” e new entry, tante sono le novità che coinvolgono i diversi team iscritti a questo campionato.

F1 2020 rappresenta una sorta di mondo motoristico parallelo: come nel film Sliding Doors, quello a cui avremmo assistito nel caso in cui la situazione non fosse precipitata nei mesi primaverili. D’altronde era impensabile per Codemasters rivoluzionare un gioco, a maggior ragione se si pensa che le ufficialità sulle gare sono arrivate solo a poche settimane dall’avvio ufficiale del mondiale.

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Imprenditori a quattro ruote: la magia di F1 2020

Non appena avviato F1 2020, le differenze con la passata edizione sono subito palpabili. Innanzitutto gli appassionati noteranno l’implementazione di una modalità carriera rivista e corretta, e sostanzialmente più strutturata. Non si vestirà più la tuta del solo pilota che andremo a impersonare, dal momento che in questa edizione saremo un po’ i Lance Stroll del caso. Il nostro ruolo sarà infatti ibrido tra proprietario dell’undicesima scuderia iscritta alla competizione e pilota che scenderà in pista. Una combo intrigante che apre a soluzioni ludiche molto particolari.

A questo punto sarà infatti fondamentale scegliere un pilota che permetta al team di portare a casa punti iridati utili al mondiale costruttori. Un miglior piazzamento consentirà di guadagnare più denaro e lustro agli occhi degli sponsor, in un circolo che si concluderà come sempre nel reparto Ricerca e Sviluppo.

Qui si realizzerà la magia del miglioramento della monoposto, le cui performance potranno subire variazioni a seconda dei lavori svolti dagli ingegneri. Un aspetto che come sempre offre al gioco un’anima ruolistica, in cui le scelte modificheranno il rendimento della monoposto in pista. Investendo i punti ottenuti nelle prove libere, in qualifica o in gara, si potranno migliorare le performance di motore, telaio, aerodinamica e resistenza delle componenti. Ogni cosa non andrà trascurata per mirare a competere con i migliori della classe.

Adrenalina a mille

Per quanto la natura manageriale di F1 2020 abbia il suo sporco fascino, è in pista che Codemasters ha concentrato tutte le proprie attenzioni. E il modello di guida di quest’anno ha mostrato buoni passi in avanti rispetto al passato.

Innanzitutto abbiamo assistito a una semplificazione del processo di gestione dell’ERS, con il tutto che quest’anno è stato sintetizzato nella pressione di un bottoncino. Niente più erogazione differenziata, con gli utenti che potranno ricaricare le batterie per utilizzarle in fase di sorpasso per ottenere una maggiore spinta propulsiva. Il tutto chiaramente per una durata molto limitata, per l’appunto il tempo di un sorpasso, quindi all’incirca una quindicina di secondi.

E in curva le monoposto di F1 2020 sono risultate meno indomabili rispetto alla passata edizione. La sensazione di sottosterzo presente in alcune curve lo scorso anno, che portava la vettura a non contrastare adeguatamente la forza centrifuga, è stata mitigata. Il tutto appannaggio di un sistema di guida che stresserà meno gli ambiziosi piloti digitali.

Certo, lo stesso non si può dire degli antagonisti digitali, che sono pronti a dare filo da torcere sempre maggiore a seconda del parametro impostato. Dunque quanto ostico sarà tagliare il traguardo in prima posizione dipenderà dal grado di sfida che si vorrà ottenere. A livelli bassi la CPU sarà carne da cannone, mentre a quelli più elevati non mancheranno staccatone da straccio di licenza. Discorso analogo per quanto concerne gli aiuti, che potranno ridurre o aumentare le difficoltà per i giocatori.

Senti come canta

Sotto il punto di vista tecnico, F1 2020 rappresenta come sempre una gradevole gioia per gli occhi. Le livree delle monoposto ufficiali sono curate fin nel minimo dettaglio, e anche quella della scuderia degli utenti riceve la stessa cura meticolosa.

A questo va associata un’attenzione certosina alla campionatura sonora dei vari motori, che rispecchiano le performance acustiche dei bolidi reali. Il tutto si risolve in uno spettacolo audio-visivo che gratifica gli appassionati, che potranno dunque vivere tutto il fascino dei weekend di Formula 1.

Pro

Contro

VOTO FINALE: 8.5/10