Il video in cui Azzolina prova i banchi con le ruote: l’ironia social

Il siparietto di scena alla trasmissione "In onda" di La7, protagonista il dibattuto banco

banco con le ruote

INTERAZIONI: 1210

Si torna a parlare di banchi con le ruote per le scuole dopo la dimostrazione pratica del loro funzionamento fornita in un video da Lucia Azzolina. Nelle scorse ore, in effetti, proprio la ministra della Pubblica Istruzione intervenuta nel programma di La7 “In onda” ha dimostrato esattamente come funzioneranno i nuovi arredi. Peccato che il test, più che rassicurare gli italiani, ha scatenato nuove polemiche con una certa vena di ironia.

Di seguito è proposto proprio il video abbastanza breve in cui la ministra Azzolina prova uno dei banchi con le ruote, un modello non dissimile da quello che gli studenti dovrebbero ritrovarsi in classe dal prossimo settembre. Il test è durato solo qualche secondo ed nonostante le rassicurazioni della ministra, quest’ultima non è sembrata molto a suo agio seduta nel nuovo arredo.

Una salvifica pubblicità ha messo fine ad un siparietto molto particolare. Il giornalista Luca Telese ha fatto notare che con i banchi con le ruote sarà impossibile consultare un voluminoso vocabolario di Greco “Rocci” e pure contemporaneamente svolgere una versione su un foglio o quaderno. La ministra ha dato invece del “malpensanti” ai conduttori del programma “In onda”, ritenendo le loro osservazioni infondate. Insomma, la didattica con il nuovo arredo dovrebbe filare liscia in ogni ordine e grado della scuola, almeno secondo quanto ipotizzato dal Ministero nella voce della sua massima esponente.

Come commento del video della ministra Azzolina che prova i banchi con le ruote, non sono di certo mancate tante reazioni social, anche esilaranti. Sono sempre di più gli internauti che paragonano la nuova soluzione con seduta e piano lavoro integrato a delle vere e proprie macchine scontro. Dunque non sono pochi a prefigurarsi battaglie tra studenti come nel classico e noto gioco dell’autoscontro nei Luna Park. Scenari del genere non sembrano affatto assurdi, anzi sono più che plausibili, soprattutto nelle classi medie e superiori.