Nelle ultime settimane l’astinenza da Killing Eve – di cui si attende la quarta stagione dopo una terza non del tutto soddisfacente – ha spinto alcune fan della serie a vivisezionare sui social le vite private delle sue protagoniste.
La prima vittima designata è stata Jodie Comer: una fan particolarmente zelante si è intrufolata nell’account Instagram privato dell’attrice, ha salvato alcune delle sue foto in compagnia del fidanzato – un giocatore di lacrosse statunitense e presunto sostenitore di Donald Trump – e le ha poi condivise su Twitter per denunciarne l’ipocrisia. Ciò di cui la si è accusata, infatti, è aver approfittato del ruolo di Villanelle in Killing Eve per consolidare la propria fama e costruire l’immagine di un’alleata della comunità LGBT, contrapponendovi nella vita reale una relazione amorosa con un sostenitore di politiche razziste, omofobe e repressive.
Nell’attesa – finora vana – di un commento da parte di Jodie Comer, l’energia cinetica di quelle stesse fan si è rivolta a Sandra Oh. In principio il gruppo ha sollevato una polemica legittima e comprensibile sul ridimensionamento della figura di Eve – interpretata appunto da Sandra Oh – nella terza stagione di Killing Eve. Le proteste degli appassionati hanno invaso Twitter e, viste anche le recenti lamentele sulla scarsa diversità etnica nel team creativo della serie, sono arrivate all’orecchio dei produttori e del team social di Killing Eve, senza però ottenere alcun commento ufficiale su eventuali correzioni di rotta nella quarta stagione.
- Jennings, Luke (Author)
Ecco che allora è esplosa la curiosità nei confronti della vita privata di Sandra Oh, sempre molto riservata e attenta a non condividere con la stampa i dettagli delle proprie faccende personali. Nonostante ciò, nelle ultime settimane su Twitter si è fatto strada in un batter d’occhio il presunto scoop del coming out di Sandra Oh, imputato a una dichiarazione dell’attrice fatta circolare in un tweet e del tutto decontestualizzata:
Hai sempre avuto delle persone gay nella tua vita?
Credo di sì. Non ci ho fatto caso finché non me ne sono andata da casa e ho iniziato la scuola di recitazione. Penso che la mia consapevolezza sessuale sia sbocciata tardi, ma in fin dei conti sono felice della mia evoluzione.
- Non applicabile
- Non applicabile
La frase è effettivamente aperta a più di un’interpretazione, ma per avere un’idea di quale possa essere quella giusta è utile considerarla in contesto. Il commento è tratto da un’intervista a Out dell’8 maggio 2006, interamente incentrata sui ruoli di persone gay interpretati da Sandra Oh nel corso della sua carriera e sull’impatto dei suoi personaggi più popolari – in particolare Cristina Yang – sulla comunità LGBT.
Si tratta quindi di uno scoop che non esiste. Resta la libertà di interpretare le sue dichiarazioni nel modo che si ritiene più verosimile, ma non si può certo far credere che queste parole siano sintomo di un risveglio tardivo legato all’aver interpretato Eve Polastri, una donna vicina alla mezza età coinvolta in una relazione complessa e dalle profonde implicazioni sensuali con la serial killer Villanelle.
Quel che si può affermare con certezza, invece, è che Sandra Oh è felicemente single e non sta cercando l’amore. Questa la riflessione condivisa con la rivista Closer:
Ho passato molto tempo ad aspettare. Ho cercato di essere paziente e rimanere fedele a ciò che mi farà innamorare… Mi dicevo “Andrò avanti con la mia vita e se mi innamorerò, mi innamorerò”… Non puoi forzare una cosa del genere, perché, insomma, come fai a sapere qual è la decisione giusta per te? Cosa vuoi che sia l’amore ora che sei arrivata a metà della tua vita?
- Audience Rating: Non valutato