In molti hanno pensato ad una bufala, l’ennesima riguardante gli effetti del mangiare sushi o sashimi, ma la storia di un caso di pseudoterranova azarasi direttamente dal Giappone sembra confermato proprio in questione. Una ragazza di 25 anni, infatti, dopo aver dedicato un pasto proprio al sashimi si è ritrovata con un verme di circa 35 millimetri attorno alle tonsille, creando un caso che per forza di cose ha fatto il giro del web. Del resto, i ristoranti giapponesi stanno spopolando anche qui in Italia.
Certo, non si tratta dell’allarme peste nera che abbiamo portato alla vostra attenzione la scorsa settimana, ma pur con qualche variante non siamo nemmeno al cospetto di un caso tanto isolato. La vicenda trova conferme dal fatto che il caso sia stato trattato tramite una fonte autorevole, come American Journal of Tropical Medicine and Hygiene, senza dimenticare le informazioni fornite da TPI. In particolare, non sono così isolati come si potrebbe pensare i casi di pseudoterranova azarasi dopo aver mangiato sashimi, pur con qualche precisazione da fare per quanto riguarda l’Italia.
Dal sashimi alla pseudoterranova azarasi: rischi anche in Italia?
Se da un lato è molto improbabile che si possa arrivare alle tonsille, considerando il fatto che il verme al più può sorgere nello stomaco, con rimozione tramite endoscopia, allo stesso tempo arrivare alla pseudoterranova azarasi dopo aver mangiato sashimi è molto più complicato dalle nostre parti. Se non altro perché l’eventualità è remota e legata ad uno scorretto trattamento della materia prima, come affermato da Attualissimo.
Insomma, sento il dovere di tranquillizzare almeno in parte gli italiani che sono soliti frequentare ristoranti giapponesi, consumando spesso e volentieri sushi o sashimi. I casi di pseudoterranova azarasi sono estremamente rari dalle nostre parti. Che idea vi siete fatti su questa storia?