Parachutes dei Colplay compie 20 anni: tra le tracce c’è ancora tanta bellezza

20 anni fa usciva Parachutes, primo disco dei Coldplay che guardava al britpop ma cercava una nuova poesia

parachutes dei coldplay

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Ricordare Parachutes dei Coldplay significa accarezzare nuovamente quel portone che chiudeva per sempre gli anni ’90. La band di Chris Martin, però, lo aveva lasciato socchiuso e mentre nelle 10 tracce si imponeva come novità in arrivo dallo stesso Regno Unito dei Beatles e degli Oasis, riusciva a offrire un prodotto che dal britpop attingeva il sentimento ma che, allo stesso tempo, apportava genuinità.

Tutti ricordiamo un frontman ancora giovanissimo muoversi in riva al mare con il volto provato dalla pioggia sulle note di Yellow: occhi che fissavano in camera e falsetti che facevano da contrasto ai tentativi di distorsione di Johnny Buckland sono ancora impressi, e con ragione.

La vera bellezza, però, era in quella tormentata e poetica Trouble che nasceva negli anni ’90 come canzone punk ma che la band, forse per necessità, trasformò in una ballata intensa e trascendentale.

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Il distorsore fu soppiantato dal riff di pianoforte, e il risultato fu un brano che ancora oggi è senza tempo. L’intento dei Coldplay, infatti, era fare di Parachutes un manifesto del rock contaminato con tante suggestioni. Il merito fu anche di Ken Nelson, il produttore presentato alla band dal manager Pete Byrne. Nelson, infatti, disse di rimanere affascinato dalla voce di Chris Martin.

Dopo due EP lanciati sul mercato negli anni ’90, tuttavia, la band londinese aveva ancora bisogno di trovare una direzione precisa. Nelson fu il loro deus ex machina e la collaborazione per la realizzazione del disco fu talmente spontanea che la stessa band si disse entusiasta già durante i lavori.

Il risultato fu un album coerente e di pura bellezza: Parachutes dei Coldplay uscì il 10 luglio 2000 ed era forte di melodie dolcissime come Yellow, rare intensità come Trouble ma anche frenesie indie come Shiver e momenti oscuri come Sparks, tanti capitoli di una storia che cominciava e che fissava i nuovi canoni del britpop che si allontanava dallo stesso britpop.